Sicilia nodale per logistica marittima internazionale

Centinaia di addetti ai lavori alla ‘North South Conference’ ai Benedettini di Catania

Il fattore competitivo non è tanto la distanza ma il tempo. L'urgenza è quella di intervenire sui sistemi portuali e aeroportuali nazionali ed europei, seguendo precise linee guida: razionalizzazione e potenziamento delle infrastrutture, riforme gestionali, definizione dei ruoli istituzionali con una più netta distinzione tra le funzioni delle Autorità portuali e quelle delle Autorità marittime e, infine, un'unica legge di riforma di porti e interporti. E' quanto emerso a Catania nella giornata di studi conclusiva di "North South Conference", il meeting internazionale che nell'auditorium dell'ex Monastero dei Benedettini di Catania ha ospitato centinaia di manager, accademici, diplomatici provenienti da tutto il mondo riuniti dai promotori Est, Bic e Cisco sotto il segno di una convinzione: la Sicilia é e può diventare un riferimento nodale per lo sviluppo della logistica marittima internazionale a condizione che ci siano i giusti interventi e investimenti. Primo fra tutti il mercato cinese, che si fa avanti auspicando che i porti isolani diventino un buon punto di sbarco verso l'Europa e il Mediterraneo.  

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