In Sicilia in rialzo i prezzi delle case vacanza, crescono investimenti esteri

I prezzi medi delle case nelle località turistiche di mare della Sicilia sono cresciuti dell’1,4% nell’ultimo anno e se ne stima un ulteriore aumento del 2,3% per il 2018, al di sopra della media italiana. È quanto è emerso a Siracusa nel corso del Forum del Sud – Investire nel territorio per rilanciare il paese con focus su “Vincere con il turismo e residenziale 2.0”, organizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con il Gruppo Cassa depositi e prestiti, e con il patrocinio della Città di Siracusa.

Sono in particolare le isole maggiori a catalizzare l’andamento positivo, con Pantelleria che cresce del 3% nel 2017, con prezzi massimi di ottomila euro al metro quadro. Anche Lipari riporta buone performance, con prezzi che oscillano tra i 3.100 e i 5.300 euro al metro quadro. Più basse le quotazioni di Ustica, il cui massimo è 2.600 euro al metro quadro, ma mostra segnali di rialzo nell’ultimo anno. I valori più alti sono stati registrati a Panarea, che segna valori minimi di cinquemila euro al metro quadro e massimi di ottomila euro. Un rincaro è già in atto del 2017 e raddoppierà nel 2018.

Sulla Sicilia, invece, i risultati migliori sono riportati da Taormina, i cui prezzi vanno da quattromila a settemila euro al metro quadro a settembre 2017, con un aumento previsto di oltre il 3% nel 2018. Andamento più moderato per la provincia di Siracusa, con il Lido di Noto e Pachino che riportano quotazioni più abbordabili comprese tra i settecento e i duemila euro al metro quadro.

“Nel corso degli anni – spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – è cambiato profondamente il modo e anche l’entità di acquisto della seconda casa in Italia da parte di famiglie straniere. Il compratore è diventato sempre più internazionale e sofistico. La spesa media si avvicina a seicentomila euro, ma sono frequenti gli acquisti superiori al milione di euro. I tedeschi sono sempre al primo posto tra i compratori, seguiti dai russi e dai britannici. In calo gli acquirenti dalla Svizzera e nord Europa. A livello turistico la Sicilia, secondo i dati diffusi dalle associazioni, si conferma ai primi posti della classifica italiana ed europea, insieme alla riviera romagnola, la Puglia, la Catalogna e le isole Baleari”.

Secondo quanto emerso nel forum organizzato da Scenari Immobiliari, tra il 2007 e il 2017, in Italia circa sessantamila persone provenienti dall’estero hanno comprato una casa ad uso turistico, qualcuno per usarla solo per il periodo di vacanza, altri per trasferimenti più o meno lunghi. In questi dieci anni, la Sicilia riporta una vera crescita esponenziale, passando da meno di ottanta compravendite nel 2007 a seicento previste per la fine del 2017. Gli acquirenti provenienti dall’estero passeranno da 450 a seicento in Sicilia.

La Sicilia raccoglie attualmente il 15% degli investimenti degli acquirenti esteri che comprano casa in Italia, per un giro d’affari nel corso del 2016 si registrano quasi quattrocento milioni di euro investiti in Sicilia da parte di famiglie straniere, cioè il 20,1% in più rispetto al 2015. Si stima per fine 2017 di raggiungere 780 milioni di euro, su un totale di 5,2 miliardi di euro investiti nel territorio italiano. Si evidenzia che più della metà della spesa del 2016 è confluita nella provincia di Palermo, seguita da Catania, che conta circa il 20% delle compravendite.

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