Trend turistico in crescita in Sicilia ma ancora sotto la media nazionale

Cresce il turismo in Sicilia che ha ancora grandi potenzialità inespresse ma ancora oggi rispetto al resto d’Italia le presenze degli stranieri sono inferiori alla media nazionale. È quanto emerge da un’analisi, realizzata da UniCredit in collaborazione con Nomisma, sulle potenzialità turistiche della regione illustrata nel corso del Forum dell’economia #Turismo 4.0, che si è svolto a Ragusa.

Secondo quanto scrive Milano Finanza Sicilia, l’Isola si pone al decimo posto nella graduatoria delle regioni per numero di arrivi, al dodicesimo posto per numero di presenze e il 44% dei turisti che la visitano è straniero contro il 49% della media italiana. La concentrazione degli esercizi ricettivi imprenditoriali per kmq è inferiore alla media italiana. A fronte di una media italiana di 0,25 esercizi per kmq, infatti, in Sicilia il dato medio e di 0,16 con punte nelle aree a maggiore concentrazione di 0,35 come a Ragusa città, ma anche nei centri maggiori di Palermo, Catania, Taormina, Lipari e Vulcano. La Sicilia resta sotto la media anche per la percentuale di stranieri sui totale degli arrivi registrata con una media del 44% e di poco inferiore al dato nazionale che è al 49%.

Nelle  studio è anche contenuto un indice di potenzialità turistica che, su base 100, raccoglie tre indicatori: la domanda e l’offerta; le potenzialità di crescita in termini di trend presenti nelle circoscrizioni turistiche; e la quota di finanziamenti pubblici per l’attuazione di politiche di coesione finalizzate a migliorare l’attratività turistica dei territori. Se ai primi posti della classifica ci sono i classici del turismo siciliano (Taormina, Giardini Naxos, le Eolie, Catania, Palermo e Siracusa) ci sono altre aree che presentano dei trend di crescita notevoli come quella di Ragusa o quella di Cefalù ma anche Sciacca e Capo d’Orlando andando più in basso nella classifica.

 

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