Sigilli alle case del villaggio turistico Kartibubbo per mafia

Scatta il sequestro un centinaio di case del villaggio turistico Kartibubbo di Campobello di Mazara. La misura di prevenzione è stata applicata nei confronti dell’imprenditore palermitano Calcedonio Di Giovanni, 75 anni, secondo l’accusa, legato in affari con le famiglie mafiose del mandamento di Mazara del Vallo. Per gli inquirenti “gli stretti legami con i vertici di cosa nostra ed il collegamento con noti esponenti dediti al riciclaggio internazionale, hanno permesso all’imprenditore di realizzare il suo ingente patrimonio immobiliare, oggi sequestrato”.

Ed è a Kartibubbo che, secondo l’accusa, sarebbe emerso “il collegamento di Di Giovanni con uno dei principali artefici del riciclaggio internazionale: Vito Roberto Palazzolo”. “Il villaggio Kartibubbo viene rilevato da Di Giovanni – si legge nel provvedimento del Tribunale di Trapani – con un notevole investimento posto in essere in un momento in cui Di Giovanni era del tutto sfornito di redditi leciti”.

Inoltre, di recente Di Giovanni, secondo la Dia, avrebbe tentato di  sottrarre il proprio patrimonio alla scure delle misure di prevenzione, costituendo una  società in Inghilterra, la “Titano real estate limited” che si occupa di gestione di villaggi turistici con domicilio fiscale italiano nel villaggio Kartibubbo.

Ora invece il patrimonio sequestrato per un totale di 450 milioni di euro comprende decine e decine di terreni e case in provincia di Trapani e Palermo e numerose società: “Titano real estate limited, “Compagnia immobiliare del Titano”, Il Cormorano, Fimmco, “Campobello park corporation”, “Immobiliare La Mantide”, “Associazione orchidea club, “Selinunte country beach”, alcune quote del “Selene residence” di Campobello di Mazara, “Parco di Cusa vita e vacanze”, Dental house, Numidia srl. 

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