A proposti dell’annunciata soppressione dell’Azienda Provinciale per il Turismo di Enna, i consiglieri Pd della Provincia hanno presentato una interpellanza al presidente Giuseppe Monaco in cui chiedono di conoscere i motivi che hanno indotto l’amministrazione provinciale a chiudere la struttura, contraddicendo la delibera della giunta regionale n. 347 del 23 dicembre 2008, “considerato che in ogni caso la Provincia dovrà già pagare le spese di funzionamento sostenute alla data del 30 gennaio 2009 e che in ogni caso i 5 mesi restanti (30 giugno 2009) potranno incidere per non più di 15 mila euro (affitto-luce-telefono) essendo gli altri costi (personale-accessorio) a totale carico della Regione”. Inoltre i due consiglieri chiedono di sapere se risulta vero che altre aziende siciliane, e precisamente Catania, Palermo, Messina, Caltanissetta e Trapani, continuano ad operare nel rispetto delle volontà del Governo Regionale; se è vero che la decisione è stata presa per contenere i costi a carico della Provincia mentre contrariamente si permetterebbe che una struttura regionale (Azienda Soggiorno e Turismo ) occupa locali di proprietà della Provincia (Albergo Sicilia) senza pagare il corrispettivo canone di locazione; di conoscere se si è proceduto ad incaricare una ditta specializzata per le operazioni di chiusura, trasloco e collocazione beni mobili della soppressa Azienda e a quanto ammontano i relativi costi delle procedure di dismissione; come si intende gestire l’informazione e l’accoglienza a Enna, considerata l’eventuale chiusura del Punto informazioni di Via Roma 413 visto che non si è provveduto a professionalizzare nuovo personale; che fine farà il patrimonio dell’azienda e se sono a carico dell’amministrazione i costi per l’eventuale affitto di locali da adibire a deposito per i mobili, l’archivio, il patrimonio librario e tutto quanto contenuto negli uffici; se risulta vero che si è proceduto a incaricare una ditta di Palermo per l’allestimento del Punto Informazioni della Bit per un importo di 24.870 euro, oltre iva, attraverso il conferimento ad incarico diretto, senza attingere all’Albo dei fornitori della provincia per la categoria pubblicità/promozione e organizzazione eventi; e infine se si è a conoscenza che l’Aapit nel 2006, per la stessa manifestazione, ha sostenuto costi di partecipazione di gran lunga inferiori”.