"Se non fossi convinta delle immense potenzialità dell'Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa non avrei seguito personalmente la questione e non avrei indicato al mio dipartimento di considerarla una priorità. Vorrei che non sorgessero equivoci e tranquillizzare sul futuro della fondazione: voglio che il centenario che ricorrerà nel prossimo anno sia la base del rilancio delle attività. Mai ho pensato che qualsiasi problematica legata al passato potesse inficiare la programmazione futura".
Lo dice l'assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, a proposito delle polemiche dopo che ieri aveva annunciato l'intenzione di riavere indietro i contributi del 2009 e del 2010 e di bloccare quelli del 2011. Nelle mani di Stancheris un dossier dei tecnici della Regione sui conti dell'Istituto da cui si evincono "fatti di rilievo penale" sui rendiconti delle rappresentazioni classiche andate in scena dal 2009 al 2011 per un totale di contributi regionali per quasi 3,5 milioni di euro. All'esame dell'assessorato soprattutto i bilanci dell'Inda in cui non sarebbero stati inseriti gli incassi delle stagioni prese in considerazione.
"Abbiamo la necessità di mettere in condizioni l'Inda di non vedere penalizzate le attività culturali che tanti turisti attraggano e che rappresentano un immenso patrimonio siciliano – aggiunge – Questo va fatto facendo piena luce sui conti ed eliminando sprechi e inefficienze; i bilanci devono essere inattaccabili".
Per l'assessore "l'attività svolta in questi giorni è stata doverosa, ma la sfida vera inizia oggi". Stancheris mercoledì prossimo si recherà a Roma dal ministro Bray "per un confronto sul futuro dell'Inda e sulla valorizzazione culturale e turistica del centenario".
"Nuovi fondi saranno destinati a questo evento, somme che saranno però gestite correttamente e che devono rappresentare un valore per il territorio – sottolinea – Il ministero è il vero responsabile delle attività delle Fondazione; la Regione contribuisce, ma serve una concertazione attiva che è già stata avviata. Ripristinare condizioni di legalità – conclude l'assessore – è una condizione necessaria per non perdere fondi preziosi. Non sarà il mio assessorato a fare mancare il supporto alle attività culturali: né ora né mai. E anzi, grazie a questo lavoro potremo programmare in piena sintonia con il ministero dei Beni Culturali le attività del centenario, rinnovare lo statuto e gli organi di governo. Non mi sottraggo alla sfida: la Procura e i miei uffici faranno il loro lavoro senza pressioni; fare chiarezza sul passato è compito loro; a me non resta che investire sul futuro".
Le dichiarazioni di ieri della Stancheris avevano subito scatenato polemiche. Il deputato regionale Vincenzo Vinciullo aveva invitato la Stancheris a recarsi "alla Procura di Siracusa per denunciare tutte le 'allucinazioni' che i suoi uffici avrebbero riscontrato nella verifica della contabilità a suo tempo inviata dall'Inda. L'attuale commissario e il precedente presidente dell'Istituto vadano anche loro in Procura per tutelare il buon nome dell'Inda e la correttezza degli atti amministrativi prodotti sotto la loro direzione".
Di "notizie che ci preoccupano per le conseguenze che possono avere sulla città e per l'ormai imminente stagione del centenario", aveva parlato invece il sindaco Giancarlo Garozzo che, da statuto, è presidente della fondazione, ruolo che tuttavia sin qui non ha ancora assunto in quanto il vertice dell'Inda rimane commissariato.