Ancora fuori uso le Terme di Acireale. Da mesi le porte sono sbarrate e i saloni vuoti. Sono state bocciate pure dall'advisor nominato dalla Regione per venderle e privatizzarle: i dodici consulenti di "Sviluppo Italia-Sicilia2, infatti, hanno salvato solamente le due piscine. Tutto il resto è sfacelo: un disastro sia dal punto di vista gestionale che patrimoniale, per non parlare degli hotel che, secondo il report, sono sovraclassificati rispetto alle potenzialità. La vendita ad un privato, perciò, secondo l'advisor è possibile solamente a condizione di garantire massima libertà a chi decide di investirci. Il report è stato necessario per emanare il bando, e lo studio di fattibilità è stato già consegnato alla Regione.
Intanto, si moltiplicano le proteste da parte dei cittadini per la chiusura di una struttura importante per il territorio, e contro il rischio di una svendita. Proteste che si uniscono a quelle di Sciacca, dove il sindaco Fabrizio Di Paola ha chiesto un incontro urgente alla Regione.
Di "chiusura inaccettabile" parla il sindaco di Acireale, Nino Garozzo, che risponde alle proteste dei cittadini citando i suoi interventi sulla "mancata attivazione del bando per l'affidamento della gestione, secondo un percorso di legge in vigore ma mai attuato, e sulla chiusura dell'Hotel Excelsior Palace Terme". E dire che a dicembre si erano conclusi i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura termale.