All’appello lanciato sulle pagine del quotidiano “La Repubblica” dallo scrittore Andrea Camilleri “Salviamo il barocco dal petrolio”, si unisce anche la voce dell’assessore regionale ai Beni culturali ambientali, Lino Leanza. “Qualsiasi attacco al nostro patrimonio va fermato, non esistono schieramenti politici quando c’è in ballo il nostro futuro e quello dei nostri figli: piuttosto occorrono coerenze e alleanze forti, in grado di superare il bipolarismo. Siamo consapevoli che un elemento, in particolare, rende unica la Sicilia: è il paesaggio, un bene culturale inestimabile, soprattutto da quando è emersa nella nostra isola una nuova consapevolezza culturale fondata sulla terra, sui valori della memoria, su un nuovo rapporto con il territorio. Vogliamo una Sicilia che, puntando sul paesaggio e sul dato ambientale, costruisca un nuovo modello di sviluppo, legato alla sostenibilità: mettere il paesaggio e l’ambiente, come la legalità, al centro di questa idea di sviluppo significa creare le condizioni per un incremento economico rispetto all’anima del luogo. In aula conclude Leanza – ho già votato contro le trivellazioni e il mio assessorato continuerà a portare avanti la sua battaglia per scongiurare la presenza della Panther Eureka in un territorio come quello del Val di Noto, patrimonio dell’Umanità”.