Via ai lavori per rilanciare cantieristica navale palermitana

Pronti a partire i lavori per il completamento del bacino di carenaggio di 150 mila tonnellate al porto di Palermo, all’interno dell’hub produttivo di Fincantieri Palermo. Dal prossimo luglio apriranno i cantieri per l’avvio delle opere murarie e il ripristino degli impianti dell’importante infrastruttura. Per rimettere in sesto il bacino ci sono 150 milioni di euro di fondi statali e regionali (gli importi originali dei due progetti sono stati ricalcolati per effetto dell’adeguamento dei prezzi), mentre i lavori dureranno circa due anni.

Una volta terminati i lavori, il bacino di carenaggio, lungo 333 metri, largo 52 e profondo 10, sarà un’infrastruttura moderna e digitale, capace di accogliere contemporaneamente la costruzione di due navi, grazie a un sistema di paratoie che divideranno l’area di lavorazione. Il bacino di carenaggio è strategico per lo sviluppo del Cantiere navale di Palermo, soprattutto nel settore delle costruzioni navali.

Il presidente dell’autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, commissario dell’opera, è riuscito a portare a termine una missione che sembrava impossibile, perché era tutto fermo dal 1982.

“E’ stato un percorso molto lungo, ma adesso la meta è vicina e vogliamo ringraziare il presidente Monti – dice Francesco Foti, segretario della Fiom siciliana e di Palermo – Una buona notizia che la Fiom rivendica da anni e che sarà propedeutica alla costruzioni di navi e per la continuità della mission produttiva del Cantiere. Vedremo, finalmente, un’opera strategica prendere vita, che porterà commesse di alto profilo”.

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