Federalberghi Palermo ha assegnato i “Palermo Hospitality Awards” alle figure di spicco del mondo ricettivo cittadino per il 2017, nell’ambito della consueta Assemblea degli auguri che si è svolta ieri al San Paolo Palace. “Indire questo riconoscimento – spiega il presidente Nicola Farruggio – è dare anche un segno di merito a tutti gli operatori e imprenditori del settore che contribuiscono ad elevare per professionalità ed investimenti, il livello qualitativo della ricettività del territorio”.
In questa prima edizione del “Palermo Hospitality Awards” sono stati premiati:
Antonio Mangia per l’ impegno economico imprenditoriale per la “valorizzazione del turismo e dell’attività ricettiva”.
Francesco Randone per la “Valorizzazione della cultura associativa” sul territorio Cefalù – Madonie.
Eugenia Di Giovanni per l’impegno innovativo profuso nell’azienda di famiglia riceve il riconoscimento per i “Giovani Albergatori”.
Danilo Alongi per l’ “Attività associativa rivolta al settore extra alberghiero”
Marcello Pizzuto, nel settore alberghiero sin dai primi anni 70, ha diretto le più grandi strutture alberghiere cittadine del segmento congressuale, riceve il “riconoscimento alla carriera”.
Vito Giglio per il segmento “Alberghi di lusso” per la sua attività legata al management delle tre storiche strutture alberghiere cittadine.
Infine il riconoscimento da parte di Federalberghi Palermo per il mantenimento della struttura alberghiera San Paolo Palace contribuendo al nuovo rilancio della stessa va all’Agenzia dei beni confiscati nella persona del Prefetto Ennio Mario Sodano e un secondo riconoscimento a Umberto Postiglione per aver creduto fortemente alla rinascita dell’hotel.
“Siamo giunti ormai a pochi giorni da quel 2018 tanto atteso – ha detto Farruggio durante l’Assemblea – nel quale la città di Palermo sarà capitale della cultura italiana, nonché sede, per ben 5 mesi, di Manifesta12, biennale internazionale dell’arte contemporanea, ed ancora non c’è dato sapere, a tutti noi operatori della ricettività, nulla o quasi, su cosa accadrà. Per il turismo che ha necessità di programmazione, ciò è inconcepibile. Ad ogni modo ci auguriamo che questo 2018 possa consacrare la città di Palermo come contenitore culturale di livello internazionale, generatore di altrettanti processi d’incoming; viceversa avremmo perso un’ulteriore occasione di amplificare il potenziale di flussi della nostra città riducendo la valenza internazionale degli eventi a mere iniziative d’intrattenimento locale”.
Presenti all’assemblea anche il vice sindaco di Palermo Sergio Marino e il neo eletto assessore regionale Territorio e Ambiente, Toto Cordaro.
“Gli spot tematici non devono morire spot – ha detto Cordaro -. Confrontiamoci con l’assessore al Turismo Sandro Pappalardo e creiamo una cabina di regia che incroci il turismo con i beni culturali per programmare, avere risposte reali. Questa è la strada vincente per destagionalizzare. Mettiamo da parte le strumentalizzazioni e le credenze politiche personali ed uniamoci per dar vita ad un unico progetto che porti qui in Sicilia molti più cervelli e più volontà”.
“Confermo la mia totale disponibilità nel creare un ponte di comunicazione tra Comune e Regione – gli ha fatto eco Marino -. È necessario lavorare e dialogare insieme. Come Comune di Palermo stiamo puntando molto sulla ripresa della Fiera del Mediterraneo per cominciare a puntare seriamente sul turismo congressuale e sulla riqualificazione delle coste. Tutto finalizzato a rendere appetibile questa città 365 giorni l’anno”.
Dal nazionale invece dati e progetti sono stati comunicati dal direttore Federalberghi Alessandro Nucara che ha presentato “Il turismo lavora per l’Italia” un grande progetto di 80 proposte per migliorare il turismo, raccolte da tutte le associazioni nazionali. Un contributo importante che presto si presenterà agli schieramenti politici.
“Le statistiche ufficiali ci aiutano a leggere i fenomeni ma alcuni numeri reali non appaiono – dice Nucara – Contiamo in Italia 420 milioni di presenze. Ogni anno però per il ministero del turismo sono 1 miliardo. Quindi 600 milioni dove sono? La domanda mondiale comunque cresce e si stima che entro il 2020 si arriverà a 2 miliardi. Su 8000 comuni in Italia, Palermo è al 42° in Italia e 2° per il mezzogiorno dopo Napoli con 1,2 milione di presenze ma ancora per le potenzialità di questa città c’è molto lavoro da fare”.