A piedi da Ragusa a Mozia, un’avventura seguendo le regie trazzere

E’ partita ieri dal promontorio di Kamarina la marcia di due ricercatori vittoriesi, Gaetano Melfi e Peppe De Caro, per mappare l’antica ‘trasversale sicula’, che lo studioso e archeologo Biagio Pace riteneva che esistesse per toccare i ‘vertici’ della Sicilia. I due ‘camminanti’ attraverso le ‘regie trazzere’ raggiungeranno l’isola di Mozia nel trapanese.

L’obiettivo è di restituire alla fruibilità pedonale interi territori dimenticati e che, invece, hanno costituito per millenni l’asse portante degli spostamenti e dell’economia isolana.

“Con questa operazione – dice Tano Melfi – vogliamo recuperare la memoria storica degli antichi percorsi rurali e con essi tutte le testimonianze come città, fondaci, abbeveratoi, stazioni di posta, ponti che si avvicendavano via via lungo le strade significa restituire identità storico-culturale ad un intero paese. Partendo dal presupposto che ogni strada è un contenitore culturale o, meglio, una costruzione umana, voluta da un gruppo sociale, per soddisfare necessità militari, economiche, sociali, religiose e di trasporto”. Un’avventura in mezzo alla natura che si potrà seguire anche online su Facebook alla pagina www.facebook.com/trasversalesicula

editore:

This website uses cookies.