A Patti e Tindari il turismo è mordi e fuggi

In calo arrivi e presenze ma cresce il numero di crocieristi in visita nel sito archeologico

Vince il turismo ‘mordi e fuggi’ a Patti. I dati della stagione turistica appena conclusasi diffusi dal Servizio Turistico Regionale n°16 Unità Operativa di Patti e Tindari parlano chiaro. Nel 2012 si sono registrati 16.040 arrivi in calo del 7,99% e 63.384 presenze rispetto alle 89950 dell'anno precedente (-30,02%). La permanenza media dei clienti italiani e stranieri nelle strutture ricettive, alberghiere e complementari si è ridotta da 5 a 4 giorni rispetto al 2011. Questa riduzione dei tempi di soggiorno ha riguardato principalmente gli stranieri passando addirittura da 8 giorni nel 2011 a 4 giorni nel 2012. Da sottolineare, poi, che i turisti stranieri hanno preferito le strutture extralberghiere per il loro soggiorno (4.403 su 5.128 arrivi).
"Anche se i termini numerici evidenziano dei cali dovuti alla crisi generalizzata – dice il sindaco di Patti, Giuseppe Mauro Aquino – lo scorso anno ci ha regalato ugualmente notevoli soddisfazioni. Ad esempio, oltre 50 mila crocieristi hanno visitato Tindari e la nostra città. Si tratta di una tipologia di turisti che non vengono rilavati nel computo delle presenze e che rappresentano il classico "mordi e fuggi", ma che, in termini puramente economici, lasciano sempre un riscontro significativo. Certo occorre escogitare insieme agli operatori economici e turistici strategie più efficienti. A tal proposito proporremo alle strutture ricettive di lanciare una serie di pacchetti soprattutto per il periodo della bassa stagione in modo da invogliare in particolare il turismo della terza età. Inoltre saremo presenti nei vari eventi promozionali che si svolgono sia in Italia che all'estero". 
Complessivamente, poi, i visitatori delle aree archeologiche sono stati 52.392 unità. La parte del leone l’ha fatta Tindari con 43.383 turisti, seguita dall'area archeologica della Villa Romana (6.624).

 

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