Messina fa il pieno di turisti ma le strutture censite sono di più

A Messina si parla di dati clamorosi sul turismo in città rispetto al 2013, ovvero un +61% di arrivi e addirittura un +137% di presenze. Ma non è tutto oro quello che luccica. Analizzando i dati dell’Unità operativa di Patti e Tindari del Servizio turistico regionale di Messina, riportati dalla Gazzetta del Sud, nel 2014 gli arrivi sono stati 69.935. Di questi, 62.801 negli alberghi e 7.134 in strutture extralberghiere. Inoltre gli stranieri sono stati 12.370, ovvero il 17,6 del totale. Al primo posto i russi per un totale di 1.576 gli arrivi, seguiti dai 1.048 tedeschi, 898 francesi, 647 spagnoli, 578 inglesi e 501 australiani. Gli italiani più presenti e non poteva essere altrimenti, sono i siciliani: su 57.565 arrivi italiani (82% del totale), 28.052 sono isolani. Subito dietro arrivano i calabresi (4.795), i campani (4.604 ), i laziali (4.531) e i lombardi (3.860).

Le presenze invece sono state 205.370, nel 78,4% dei casi in hotel. Dunque analizzando i numeri, si nota un +61% degli arrivi (dalle 42.112 unità del 2013 alle 69.935 del 2014) e addirittura un +137% delle presenze (da 85.370 a 205.370).

Ma la Gazzetta del Sud spiega il perché di questo boom: nel 2014 è stato effettuato un monitoraggio più esteso. Nessuna normativa impone agli operatori turistici di comunicare tempestivamente e sistematicamente i dati sui flussi turistici. L’analisi dei dati del 2013 è avvenuta da un minimo di 14 ad un massimo di 20 strutture, con una media di 16,3 strutture mensili. L’anno scorso, invece, la media è salita a 28,2 andando da un minimo di 18 censite a febbraio ad un massimo di 34 ad agosto. Nell’ultimo anno, poi, sono state almeno dieci le strutture extralberghiere, specie B&B, sorte in città.  

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