Nel 2014 Taormina è tornata ai livelli pre-crisi. Dopo anni di stallo, la perla jonica chiude l’anno con un lusinghiero +4,09% dato da 1.026.996 pernottamenti contro i 986.642 del 2013, riportandosi dunque ai numeri registrati all’inizio del terzo millennio. Nel 2000 le presenze furono 1.079.159 presenze; nel 2001 1.032.707, nel 2006 1.057.176 e nel 2007 1.041.164.
Il mercato straniero è cresciuto del 3,90% (851.456 presenze rispetto alle 819.534 del 2013) e lo stesso vale per il mercato domestico che ha fatto registrare un incremento del 5,05% (175.540 presenze rispetto alle 167.108 del 2013) oltre il 17% del totale.
Andando a leggere i dati dell’anno per singolo mercato, presentano un segno positivo tutti quei paesi dell’area Euro da sempre collegati con l’aeroporto di Catania (Paesi Bassi +18%, Belgio 3,45%, Lussemburgo +31,77%, Spagna +3,29%, Lettonia +45,45%, Portogallo +60% e Slovenia +14,11%) e i paesi fuori dall’area Euro (Regno Unito +26,54%, Svezia +43,87%, Danimarca +13,30%, Repubblica Ceca +47,68%, Stati Uniti +4,39%, Messico +12,67%, Brasile +23,74%, Cina +31, 56%, Israele +33,26% e Australia +0,99%).
Sul mercato italiano la flessione riguarda solo Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli, Liguria, Marche, e Basilicata mentre risultati positivi arrivano da tutte le altre regioni.
L’analisi per categoria ricettiva conferma il segno positivo registrato dagli alberghi a 3 e 4 stelle mentre fanno registrare un calo del 4% le strutture alberghiere a 5 stelle. Anche il comparto extralberghiero fa registrare un +25,73% e con 74.875 pernottamenti.
A dicembre, probabilmente a causa del cattivo tempo, si è registrata una flessione del 4,25% rispetto al 2013; le presenze registrate sono state infatti 11.679 (italiani -8,30%, stranieri -1,60%).
Dunque, guardando al 2014 mese per mese, si nota che i mesi di febbraio, marzo e dicembre sono gli unici a presentare il segno negativo. La sfida per il 2015 sarà quindi quella di provare a far tornare Taormina una destinazione appetibile durante tutti i mesi.