Ragusa capitale del turismo enogastronomico

Entro 5 anni l’area iblea diventerà l’asse portante del segmento nell’Isola

Tra cinque anni l’area iblea diventerà il biglietto da visita del turismo eno-gastronomico dell’intera Sicilia. La prospettiva è stata delineata nel corso dell’ultima tappa del progetto “Le strade dei sapori iblei, finanziato dal Fondo sociale europeo, dal ministero del Lavoro e dalla Regione siciliana. Secondo Nino Aiello, coordinatore siciliano delle guide “Ristoranti d’Italia” pubblicate da L’Espresso, “la food valley iblea ha ulteriori margini di miglioramento, soprattutto se il contesto continua a rimanere quello attuale, fondando la propria promozione sulle materie prime di qualità oltre che su insostituibili elementi paesaggistici e architettonici. Il ristoratore ibleo, che in questi ultimi anni ha visto piovere ben quattro stelle Michelin sul proprio territorio, deve continuare a calarsi in questo tipo di progetto, stando sempre attento alle evoluzioni del mercato. Il progetto “Le strade dei sapori iblei” ha proprio avuto il merito di mettere a confronto i ristoratori di una stessa area, evidenziarne le criticità, affinché le stesse possano essere superate. Solo con la cooperazione, e non con la competizione, si può crescere”. Per Giancarlo Lo Sicco, coordinatore assieme ad Aiello delle “Guide d’Italia”, “è necessario curare con attenzione anche l’aspetto dell’accoglienza, seguendo gli esempi di altre realtà al top come Lombardia e Veneto”.
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