Manifesta, la biennale di arte e cultura contemporanea in programma a Palermo dal 16 giugno al 4 novembre 2018, svela parte del suo programma annunciando alcuni artisti e nuove sedi in cui si snoderà.
I primi nomi del programma di Manifesta 12 sono: l’artista brasiliana Maria Thereza Alvez che proporrà un’installazione a Palazzo Butera, il pioniere della performance art contemporanea in Nigeria Jelili Atiku, il paesaggista e filosofo contemporaneo francese Gilles Clément. Ancora, il collettivo londinese Cooking Sections, l’artista irlandese di computer grafica in tempo reale John Gerrard che presenterà i suoi lavori tra Palazzo Ajutamicristo e Palazzo Forcella De Seta, l’artista svizzero Uriel Orlow con la sua video installazione a Palazzo Butera, il visual artist e direttore artistico della Riwaq Biennale, Khalil Rabah, il collettivo belga di architetti Rotor che stanno realizzando un intervento urbano nell’area di Pizzo Sella.
Infine, due italiani: l’artista campagna Marinella Senatore e la sua processione urbana del 16 giugnoe Giorgio Vasta, scrittore e sceneggiatore palermitano, con il progetto City Scripts.
I luoghi dunque svelati, che si aggiungono a Teatro Garibaldi, Orto Botanico, piazza Magione, Chiesa dei SS. Euno e Giuliano e Palazzo Butera, annunciati lo scorso novembre, sono: oltre lo Zen, con il progetto del giardino urbano e Pizzo Sella, con l’intervento urbano dei Rotor, Palazzo Forcella De Seta, Palazzo Ajutamicristo, Palazzo Costantino.
Dopo l’annuncio dei progetti selezionati per il programma 5x5x5 e i collaterali, Manifesta 12 presenta inoltre la nuova visual identity, ideata da Mousse Agency.
Prendendo ispirazione dai temi principali di ‘Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza’, Mousse ha interpretato e dato forma al sincretismo, ai movimenti e ai flussi che animano il progetto curatoriale, messo a punto dai Creative Mediator di Manifesta 12, Bregtje van der Haak, Andrés Jaque, Ippolito Pestellini Laparelli e Mirjam Varadinis.