Neppure la violenta pioggia che si è abbattuta su Palermo quasi al termine dei festeggiamenti ha rovinato il 395esimo Festino al mezzo milione di persone, tra turisti e palermitani secondo le stime del Comune, che hanno seguito il carro della Santuzza. Una folla immensa ha riempito tutto il percorso. “Un vero e proprio fiume umano”, come ha sottolineato su Facebook anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Promossa la regia dell’attore Lollo Franco, insieme con la fotografa Letizia Battaglia e l’organizzazione di Vincenzo Montanelli. Promossa la narrazione del primo e inedito dialogo tra i due “numi” palermitani, la Santuzza e il Genio (interpretato dallo stesso Lollo Franco”) nello spettacolo “Santa Rosalia e il Genio di Palermo”, che alle 21, per un’ora, è andato in scena a Palazzo dei Normanni. Il “cunto” è iniziato nella coreografia allestita nel piazzale di Palazzo Reale con la Kids Orchestra del Teatro Massimo, i voladores e la direzione di Lollo Franco con i suoi attori e il corpo di ballo. Particolarmente spettacolare l’esibizione de La Fura dels Baus fin in mezzo al pubblico.
Quindi il carro ha iniziato la sua sfilata lungo il Cassaro, guidato in testa dall’orchestra degli Ottoni Animati. Così, il carro, ideato dallo scenografo Fabrizio Lupo e realizzato dai detenuti dell’Ucciardone insieme ai ragazzi dell’Accademia di Belle Arti, con il sindaco Orlando e l’arcivescovo Corrado Lorefice in testa, si è fermato prima davanti la cattedrale, per lo spettacolo della compagnia di artisti di strada Transe Express e la performance aerea “Lacher de violons”. E infine ai Quattro Canti, prima del tradizionale omaggio del sindaco sul carro per lanciare il grido di “Viva Palermo e santa Rosalia”, con la performance aerea de la Fura dels Baus.
E ancora fino al Foro Italico, dove un improvviso acquazzone estivo ha sorpreso centinaia di migliaia di persone. Ma non è stato l’unico fuori programma: uno dei detenuti, che hanno realizzato e portato il carro, Alessandro Cannizzo, è evaso sabato sera durante le prove generali non rientrando all’Ucciardone.
Immagine di apertura realizzata da © Raffaele Franco Photography