“Sarà un Festino che i palermitani e i turisti ricorderanno per sempre”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha presentato in conferenza stampa l’edizione 400 del Festino che vede quest’anno Marco Balich come direttore artistico.
“Due carri, le loro trasformazioni di colore, l’animazione delle quattro sante, i gruppi folkloristici e la creatività sorprendente del direttore artistico creeranno momenti di intrattenimento e giochi di luce unici nel loro genere – ha anticipato il primo cittadino -. Insieme alla Curia, nella persona dell’Arcivescovo, che ringrazio profondamente per lo spirito di collaborazione, abbiamo portato avanti un lavoro incredibile che racconta Palermo, con le sue tradizioni e le sue eccellenze. Ringrazio tutti coloro i quali hanno collaborato alla realizzazione di questo Festino, agli eventi che lo precedono e che seguiranno nel corso dei prossimi mesi. Infine il mio personale e sincero augurio ai palermitani e alle palermitane che è quello di vivere con lo spirito giusto, carico di devozione e di gioia, ma anche di compostezza e rispetto, questo Festino”.
«Quest’anno – ha aggiunto l’assessore alla Cultura, Giampiero Cannella – il Festino racconta la speranza che è quella della rinascita, grazie alla partecipazione civica che ci ha accompagnato e sono certo continuerà ad esserci durante questo viaggio dentro il Quattrocentesimo anniversario dal ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia. Porteremo il racconto di Palermo fuori la Sicilia e oltre l’Italia, in linea con una rinnovata identità internazionale di questa quinta Città d’Italia. La firma di Balich e tutti gli eventi finanziati e promossi da questa amministrazione, con il supporto della Regione Siciliana, dell’ARS, dell’Autorità Portuale di Palermo, delle Fondazioni, delle associazioni culturali, gli enti di categoria e di molte altre importanti realtà del territorio permetteranno di offrire un anno di spettacolo e iniziative culturali decisamente inedito”.
Questi i punti salienti del Festino edizione 400
IL PERCORSO DEL CORTEO
Per i 400 anni del festino, l’intera narrazione è stata declinata in un corteo. Gli spettatori non sono più concentrati nelle cinque tappe ma potranno assistere all’intera performance artistica da un qualsiasi punto della parata.
IL CARRO TRIONFALE
Per la prima volta nella storia del Festino, il carro trionfale compirà 4 trasformazioni. Il carro monumentale assume la forma della Santa, dove Rosalia è il vascello e splende dorata e luminosa come un raggio di sole. Il carro si trasforma di tappa in tappa attraverso un gioco di luce, seguendo il tema del Corteo e svelandosi al pubblico, di cui diventa volto e riflesso. Gli elementi principali del carro sono: l’oro, che rimanda all’opulenza barocca; il Giglio, che diventa la tradizionale barca, da cui la Vergine Eremita sboccia, fondendosi con il pistillo – tributo al suo nome (Rosa-lia, lilium, giglio) e alla sua purezza. Infine, la Rosa, nel nome di Rosa-lia, la Santa tiene in mano una rosa luminosa, simbolo della luce della speranza.
IL CARRO DI SUPPORTO
La formula innovativa del corteo prevede l’aggiunta di un carro supplementare a supporto di quello trionfale. Questo secondo carro permette di sopraelevare le performance artistiche, consentendo una maggiore visibilità dello spettacolo, agevola inoltre il trasporto del cast e degli oggetti di scena e infine permette una migliore distribuzione degli elementi della parata, rendendo il corteo più snello.
ATTO 1 – Palazzo dei Normanni
Nelle tenebre nasce la speranza
Il primo atto si apre con la città di Palermo avvolta da un velo di oscurità e dal silenzio. Un luogo abbandonato dalla speranza. Figure oscure si aggirano nello spazio, sotto forma di danzatori, performer e diverse creature.
ATTO 2 – Piano della Cattedrale
La Speranza si Rivela
L’atmosfera muta, e dallo sgomento nasce un sentimento di attesa e meraviglia. I performer si liberano dalle tenebre per rivelare un involucro bianco dorato. Il risveglio della speranza diventa un canto prodigioso che accompagna lo svelamento del Carro. Gruppi del folklore siciliano provenienti dalle varie tradizioni siciliane e dell’area metropolitana, escono dalla Cattedrale e popolano il corteo.
ATTO 3 – Quattro Canti
La Speranza Fiorisce
Agli angoli dei Quattro Canti, le quattro Sante co-patrone, Santa Cristina, Santa Ninfa, Santa Oliva e Sant’Agata, rappresentano l’incarnazione spettacolare di una tradizione femminile che ancora oggi illumina l’anima più profonda di Palermo. È un momento di grazia catartica che abbraccia tutti i Quattro Canti e l’intera popolazione, innescando la trasformazione del Carro trionfale.
ATTO 4 – Porta Felice
La Speranza siamo Noi
Tutto il Corteo partecipa al climax finale. Porta Felice, trasformata in un’esplosione di luce e gioia accoglie la città con una grande sorpresa. La luce celebra la resilienza e la forza vitale di ciascuno di noi moltiplicata dall’abbraccio simbolico della Santa.
ATTO 5 – Foro Italico
Il Faro della Speranza
Santa Rosalia guarda al futuro!
La sua luce si rilette in tutti noi, esplodendo in uno spettacolo di colore e gioia luminosa, che non potrà essere dimenticato. Un nuovo cammino in cui tradizione e rinnovamento si mescolano e risplendono in un messaggio di speranza condiviso. Il Festino di Santa Rosalia a Palermo si merita uno spettacolo di fuochi d’artificio senza precedenti per il suo 400o anniversario. Deve incantare, ispirare e rafforzare la speranza nel futuro della città e della Sicilia.
http://www.ilfestinodisantarosalia.it