Il 12 e il 13 maggio del prossimo anno la Costa del Mito farà nuovamente da scenario al passaggio del Giro di Sicilia, organizzato dal Veteran Car Club Panormus, rievocazione dell’antica corsa voluta da Vincenzo Florio nel 1912, che abbina da sempre alle competizioni la ricchezza e il fascino della terra di Sicilia.
La carovana della manifestazione, che giungerà così alla sua 32esima edizione, farà infatti tappa a Racalmuto con il suo autodromo e poi ad Agrigento; a seguire, alla Scala dei Turchi e al Parco archeologico di Selinunte.
“Siamo molto soddisfatti per la scelta degli organizzatori, in particolare del presidente Antonino Auccello e di tutti i promotori dei Club siciliani federati Asi – dice Fabrizio La Gaipa, amministratore della DMO – di accogliere l’invito rivolto dal Distretto Turistico Valle dei Templi e dal Comune di Racalmuto a effettuare una tappa nei luoghi di Leonardo Sciascia, in occasione del prossimo Giro di Sicilia. Ma siamo grati doppiamente all’organizzazione – prosegue La Gaipa – poiché già nella passata edizione era stata intitolata una tappa alla Costa del Mito, alla scoperta di 150 chilometri di mare, sole e sapori unici, tra archeologia, spiagge dorate e riserve naturali: da Selinunte, Castelvetrano, fino a Montallegro e alla Scala dei Turchi di Realmonte”.
Anche il prossimo Giro di Sicilia toccherà quindi l’area della DMO, promuovendo con migliaia di immagini alcune delle località più suggestive della destinazione.
Il Giro si svolgerà dal 10 al 14 maggio 2023 e coinvolgerà auto che hanno fatto la storia dell’automobilismo e almeno duecento equipaggi provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo.
“Torniamo con estrema gioia sulla Costa del Mito – aggiunge Antonino Aucello, presidente del Veteran Car Panormus -. La nostra manifestazione è un’occasione eccezionale per promuovere insieme cultura e turismo. Si tratta di un avvenimento sportivo storico che esalta la bellezza dei luoghi ed è una vetrina per la cultura, la storia, i paesaggi, l’enogastronomia e la speciale ospitalità dei siciliani”.