Quest’anno, per la prima volta, Mimmo Cuticchio e la sua compagnia hanno deciso di organizzare il Carnevale dell’Opera dei Pupi, coinvolgendo l’intera via Bara all’Olivella, sede del teatro. Da venerdì 5 febbraio e per tutto il mese, si apriranno le botteghe, le poche rimaste del centro storico: tornieri, orefici, giocattolai, miniaturisti, pittori, il meglio dell’artigianalità palermitana, il cuore fattivo delle sue mani. Chi vorrà, potrà parlare con gli artigiani, guardarli all’opera, scoprirne i segreti. Previsti anche due laboratori creativi di giocattoli di legno per i più piccoli. Al laboratorio Cuticchio sarà invece allestita la mostra L’Opra e le sue maschere popolari che, per la prima volta, racconta i pupi da farsa, che magari non avevano la grandezza e la maestosità dei paladini, ma i nostri nonni amavano moltissimo.
Il teatrino ospiterà nei quattro fine settimana di febbraio, altrettanti spettacoli di Mimmo e Giacomo Cuticchio. Il primo – sabato 6 e domenica 7 febbraio, alle 18,30 – I Chianci a nanna – u testamentu ru nannu e da nanna, sarà un recupero delle antiche farse, ma su scala moderna. Gli altri tre spettacoli in programma – “L’albero incantato della maga Sibilla”, “Ricciardetto si finge Bradamante per amore di Fiordispina”, “Ruggiero salva Ricciardetto dal rogo” – sono diretti da Giacomo Cuticchio che semplifica l’intreccio, rielaborando drammaturgicamente la storia, ma salvandone la fedeltà dei personaggi.
All’ingresso del Teatrino Cuticchio, ci sarà anche un pannello dipinto con buchi per i visi: un gioco delle sagome dove grandi e piccoli possono farsi fotografare e diventare Carlo Magno oppure Orlandino.