A San Biagio Platani torna il più grande evento di arte popolare collettiva

A San Biagio Platani ritornano gli “Archi di Pasqua o di Pane”, unico esempio di arte popolare collettiva in Sicilia, fulcro centrale di un processo di rigenerazione culturale che il Comune si prepara ad avviare grazie al progetto RiGenerAzioni Archi di Piano 2030, vincitore del Bando borghi promosso dal Ministero della Cultura nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Domenica 9 aprile l’inaugurazione della suggestiva manifestazione legata alla celebrazione della Pasqua che affonda le sue radici nel XVIII secolo, e ha come fulcro lo svelamento delle imponenti architetture effimere, realizzate con materiali naturali e collocate lungo il corso principale del piccolo comune di 3000 abitanti. Le opere architettoniche, esposte en plein air fino al 14 maggio, attirano ogni anno l’interesse di migliaia di turisti, curiosi di assistere a questo spettacolo diffuso dalla forte connotazione identitaria. È proprio la comunità al centro della centenaria tradizione che unisce sapere artigiano, mito, tradizione religiosa e spirito contemporaneo: le colossali opere piene di creatività e ingegno sono realizzate in gran segreto nelle settimane che precedono la domenica di Pasqua dai componenti delle due confraternite, quella tra Madunnara e Signurara, devoti rispettivamente alla Madonna e al Risorto. Tutto è rigorosamente realizzato con prodotti della natura, dall’intreccio di salici e canne ai mosaici di legumi e cereali. Porte, fontane, volte e cupole decorate a mosaico e ancora ninfe, lampadari di collane di datteri e cereali, pendono dall’alto incantando le centinaia di visitatori che per l’occasione si riversano in strada. Ma il vero protagonista dei decori è il pane dalle forme più curiose, trasformato in un portale dagli intarsi dorati, oppure in fonti battesimali, quadri religiosi, fiori, piccoli nidi di uccelli e persino alberi, opera della maestria e dell’inventiva degli abitanti del paese.

“La nostra azione amministrativa, così come la realizzazione degli Archi di Pasqua, pongono al centro il coinvolgimento della comunità “sanbiagese” tutta – commenta Salvatore Di Bennardo, sindaco di San Biagio Platani – A partire dalla manifestazione “Archi di Pasqua 2023”, fortemente voluta da questa amministrazione dopo 3 anni di fermo, il processo partecipativo della comunità è stato riproposto, anche al fine di trasmettere ai giovani il patrimonio storico-culturale, permettendogli di conoscere e appropriarsi delle proprie radici e della propria memoria storica, diventando così attori principali nella tutela e valorizzazione delle proprie ricchezze. Ancor di più, – continua DI Bennardo – con il progetto RiGenerAzioni Archi di Piano 2030, tutte le iniziative in corso di realizzazione sono finalizzate all’attivazione di processi partecipativi di crescita sociale, culturale ed economica che vedono coinvolti i bambini, i giovani, i meno giovani e gli anziani del paese”.

Per la prima volta la manifestazione costruisce e si connette a interventi di promozione e sviluppo locale di ampio respiro, destinati non solo a promuovere iniziative di riuso ma soprattutto a destagionalizzare la fruizione delle opere architettoniche. Da quest’anno grazie alla rassegna Archi d’Estate, la manifestazione assumerà nuove forme mantenendo un legame con la tradizione. Sono tante le iniziative in programma: tra le progettualità da sviluppare entro il 2025 c’è l’introduzione di nuovi strumenti innovativi per la fruizione del Museo degli Archi di Pasqua con la creazione di audioguide tematiche e coinvolgenti storytelling capaci di svelare le curiosità nascoste nei capolavori esposti al MusArc; e ancora, il concorso internazionale di architettura Ephimeral dedicato ad architetti, designer, studenti e ingegneri, incentrato sulla progettazione e realizzazione di padiglioni di architettura effimera che possano incarnare in chiave contemporanea gli Archi di Pasqua e stimolare la ricerca su nuovi materiali e nuove tecnologie da applicare alle costruzioni temporanee. Il dialogo internazionale sarà supportato anche dalle attività laboratoriali e di interscambio culturale sulle tradizioni legate alla Semana Santa in Spagna e dalle residenze temporanee d’artisti provenienti da diverse parti del mondo.

(PH Eduardo Cicala)

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