Al centro di Palermo torna la ristorazione di qualità con la riapertura dello storico ristorante Charleston, non più a piazzale Ungheria ma nell'adiacente via Magliocco. Del precedente locale, la nuova "edizione" del Charleston mantiene e valorizza anzitutto le famose antiche vetrate artistiche disegnate dall'architetto Ernesto Basile e realizzate da Pietro Bevilacqua, ultima testimonianza di Villa Deliella, l'edificio liberty di piazza Croci abbattuto la notte del 28 novembre 1959. Si tratta di uno dei migliori esempi del liberty del Basile conservati fino ai nostri giorni.
Dunque, le vetrate, impreziosite quarantatre anni fa nell'antico Charleston dall'architetto Papini, oggi dominano, assieme agli onici restaurati, il locale moderno che vi fa da cornice con legni, specchi e materiali pregiati. Un binomio tra passato e futuro, dunque, che si esprime nelle "carte delle vivande" firmate, da un lato, dallo storico chef di casa Charleston, Carlo Hassan, e, dall'altro lato, dallo chef del Nuovo Charleston, Angelo Gervasi.
Il nuovo Charleston Palermo rafforza il suo legame col territorio utilizzando prodotti tipici di aziende aderenti al progetto "Presidi Slow Food", accanto alle consuete proposte di cucina nazionale e internazionale di qualità a base, fra l'altro, di pregiate materie prime quali il caviale e la carne tipo Kobe. Sono stati nuovamente inseriti il carrello dei lessi, il plateau dei formaggi, sia del territorio che provenienti da altri Paesi, e i famosi piatti alla lampada di Hassan. Non manca una nutrita carta dei vini selezionati dal sommelier Giorgio Dragotta da una cantina ricca di 500 etichette, che esalta i vini siciliani ma dà spazio anche ad altre rinomate realtà. Il Nuovo Charleston la sera offrirà il meglio di sé agli estimatori dell'alta ristorazione. Ma a pranzo sarà aperto anche a chi va di fretta e ai giovani che amano anche solo conversare davanti ad un buon vino: a disposizione menù "corti" e il carrello dei calici, formula "europea" che rende i prezzi molto abbordabili.