Si inaugura stasera alle 20 nella Sala Pompeiana del Teatro Massimo una mostra di abiti di carta organizzata e realizzata dall’Accademia di Belle Arti di Palermo in collaborazione con la Galleria del Costume di Palazzo Pitti di Firenze e il Teatro Massimo. Si tratta di un progetto di laboratorio didattico per gli studenti del II anno del Corso di Diploma Accademico di progettista di moda dell’Accademia stessa e consiste in rielaborazioni ed invenzioni in carta ed altri materiali poveri, ispirate agli abiti, ai gioielli ed agli accessori in voga tra il l890 e il 1915, un periodo in cui emerse per eleganza e gusto la figura di Franca Florio. Erano gli anni in cui la moda era dettata dalla maison parigina di Charles Worth, alla quale si rivolgevano tutte le signore del bel mondo. Busti-corazza, vitini di vespa, maniche con lo sbuffo, colli alti di giorno e vaste scollature la sera, piume e strass in abbondanza.
La mostra, allestita nella sala circolare, alterna sei manichini, che sfoggiano splendidi abiti eseguiti con la tecnica del decoupage, ad otto pilastri-espositori in cui sono racchiusi i gioielli. Altri oggetti sono esposti in una griglia di contenitori a parete, disposti in serie di sei. L’allestimento sarà visitabile sino al 27 novembre, tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 15 e poi in coincidenza con le serate di spettacolo.