Con le opere di Cetrano, Morazzone e Procaccini, tre pittori di spicco dell’arte lombarda del primo Seicento, appena giunte a Catania da Firenze, si completa l’offerta espositiva di “Agata Santa, storia, arte e devozione”, la mostra in programma a Catania fino al prossimo 4 maggio. Le tre opere saranno ospitate – come tutta la collezione di dipinti provenienti da musei, gallerie e fondazioni di tutta Europa – nelle sale del Museo Diocesano. Di Giovan Battista Crespi, detto il Cetrano, è esposta “Sant’Agata curata da San Pietro”, un olio su tavola dell’ultimo decennio del XVI secolo. E’ dedicata invece al “Martirio di Sant’Agata” l’opera di Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone, un olio su carta applicata su tela che gli storici dell’arte fanno risalire all’inizio del XVII secolo. L’ultimo artista è Giulio Cesare Procaccini, del quale la mostra catanese espone la “Sant’Agata curata da San Pietro con Angeli”. La mostra “Agata Santa” si articola in tre sedi espositive: la sezione pittorica al Museo Diocesano, quella archeologica – dove è possibile ammirare, fra gli altri reperti, la preziosa Epigrafe di Iulia Florentina prestata dal Louvre di Parigi ma ritrovata nel 1730 a Catania – nella chiesa di San Francesco Borgia, e infine la sezione di oreficeria, argenteria, arredi sacri, urbanistica e librario-documentale allestita nella chiesa di San Placido.