Mazara del Vallo, a conclusione della quinta edizione di Blue Sea Land si è simbolicamente riconfermata capitale del Mediterraneo e sede naturale di confronto politico e produttivo per i Paesi del Mediterraneo.
Un appuntamento che ha contribuito a rivalutare Mazara come destinazione turistica, non solo per le sue bellezze storiche, paesaggistiche e culturali ma per la sua grande capacità di rivitalizzare il territorio e renderlo attrattivo, anche dal punto di vista turistico, grazie all’inedito modello virtuoso di integrazione e condivisione, attestato dalla partecipazione festosa e convinta di oltre 60.000 visitatori che in questi 5 giorni hanno affollato la Qasba di Mazara del Vallo. L’Expo dei Distretti agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente promosso dal Distretto della Pesca e Crescita Blu in collaborazione con la Regione Siciliana ed i tre Ministeri degli Esteri, delle Politiche Agroalimentari e Forestali, nonché dello Sviluppo Economico sociale.
Per cinque giorni Mazara del Vallo ha ospitato 350 imprese, 85 buyers, che hanno sviluppato 1500 incontri B2b. Convegni, seminari, tavole rotonde nostop a cui hanno partecipato 7 Ministri, 2 vice presidenti di Parlamenti, 31 Ambasciatori di Paesi del Mediterraneo, 3 assessori regionali 24 Sindaci, 3 Presidenti di Camere di Commercio e 27 Direttori generali si sono avvicendati. Tutti provenienti da tre continenti: dal Marocco all’Indonesia, passando per l’Iraq, la Repubblica del Congo e la Bosnia Erzegovina ed accomunati da un inedito sentire comune.
Anzitutto, il netto rifiuto all’erezione di qualsivoglia tipo di muri. Ed ancora l’invito all’Europa a non ostinarsi a guardare il mondo soltanto dal proprio punto di vista. “Forse a Bruxelles si è diventati un po’ strabici, a furia di vedere la carta geografica sempre allo stesso modo” ha commentato l’ambasciatore Umberto Vattani, per decenni deus ex machina della Farnesina che ha pure ricordato come in una delle sue ultime poesie Gianni Rodari avesse invitato tutti a saper fare “le cose difficili”: parlare ai sordi, far vedere una rosa al cieco e liberare gli schiavi che si credono liberi. E l’ambasciatore ha concluso perentorio: “Il messaggio che viene da Mazara è che bisogna fare le cose difficili. E Blue Sea Land lo sa fare molto bene”.
Considerazione condivisa da tutti i partecipanti (uno fra tutti, il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola), che hanno accolto di buon grado la proposta di riconoscere all’organizzatore dell’evento, Giovanni Tumbiolo, il titolo di “ambasciatore del Mediterraneo”.