Dai siti Unesco alle Madonie, tanta Sicilia nel Giro d’Italia 2020

Sicilia protagonista del prossimo Giro d’Italia. Dopo un prologo da Budapest, la corsa rosa numero 103 approderà in Sicilia, a Catania, come era avvenuto nel 2018 (la Sicilia venne attraversata anche nel 2017), non quest’anno e nell’edizione che precede la Grande partenza del 2021.

Anche sulle strade dell’Isola andranno in scena tre frazioni, con l’interessamento di siti Unesco, come Noto o Siracusa, toccando le terre del commissario Montalbano nato dalla fantasia dello scrittore Camilleri.

Il ‘passaggio’ in Sicilia si inquadra nel progetto triennale relativo all’investimento della Regione, pari a 11 milioni, che è stato sposato dalla RCS. La società organizzatrice del Giro ha riesumato quest’anno anche il Giro di Sicilia, che non si disputava dal 1977, cioè da 42 anni. Il programma delle autorità siciliane è ambizioso e sinergico, sospeso fra sport e turismo, al fine di ripristinare una vetrina impareggiabile.

Nel percorso siciliano, molto probabilmente, ci sarà una tappa già proposta al Giro di Sicilia di quest’anno, fra Capo d’Orlando e Palermo, ma senza l’arrivo nel capoluogo. Di certo ci sarà dentro il comprensorio delle Madonie, con i suoi borghi medievali d’eccellenza e le vette innevate a fare da sfondo al passaggio della carovana rosa. Il tutto a pochi minuti dal mare. E poi, il solito arrivo sull’Etna, divenuto irrinunciabile, non solo dal punto di vista paesaggistico.

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