La Settimana delle Culture programma già il futuro

Ha fatto registrare oltre 70 mila visitatori in una settimana di programmazione ma l’ottava edizione della Settimana delle Culture non è ancora finita. E così dopo la a riapertura del Loggiato San Bartolomeo, ora presenta il restauro del ritratto di Charlotte di Francia.
Ritrovata e studiata dallo storico dell’arte Maria Antonietta Spadaro, raffigura la primogenita di Luigi XVI e Maria Antonietta, l’unica della famiglia reale a scampare alla morte durante la Rivoluzione Francese. La tela potrebbe essere giunta a Palermo con gli arredi e i tesori del reali Borbone Ferdinando e Carolina in fuga da Napoli.
Ma gli organizzatori della manifestazione, la prima diretta da Bernardo Tortorici di Raffadali, già all’indomani della chiusura, hanno iniziato a lavorare alla nona edizione, che vedrà strette molte collaborazioni. Ma non si vuole restare chiusi in un periodo di tempo condensato, piuttosto il format va allargato all’intero anno. Ecco quindi che sotto il titolo “Settimana delle Culture” saranno raccolte iniziative già dal prossimo autunno.
Con il  festival Sole Luna – Un ponte tra le culture e la Comunità ebraica, il festival ospiterà la proiezione di “1938. Diversi” di Giorgio Treves, documentario che alle interviste di diversi saggisti e storici alterna le dolorose testimonianze di chi ha vissuto il dramma delle leggi razziali; e, sempre sullo stesso tema, una tavola rotonda allo Steri curata da Sergio Riotta.
Con la Fondazione Sicilia si sta lavorando ad un’importante mostra documentaria, al Loggiato San Bartolomeo, sull’archivio dell’architetto Gae Aulenti che ha curato, poco prima della sua scomparsa, il restauro di Palazzo Branciforte; e, sempre con la Fondazione Sicilia, verrà costruita sia un’antologica di Nicola Pucci a Villa Zito che il progetto “Carta bianca” dell’artista Janine von Thugen, all’interno del Festival delle Letterature Migranti.
“E’ stata una bellissima edizione, molto intensa e piena di iniziative, che ha visto tutte le istituzioni collaborare per la riuscita di una grande festa d’arte per la città – commenta Bernardo Tortorici di Raffadali -; il grande successo di pubblico, la partecipazione di tante culture straniere e di artisti che hanno avuto una vetrina per esprimersi, la riapertura del Loggiato di San Bartolomeo e la restituzione del quadro di Charlotte restaurato: sono stati i segni tangibili che Settimana delle Culture ha lasciato; e che è pronta a rimettersi al lavoro per progetti futuri nella visione di una città che è e deve essere una Capitale”.
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