Due diverse installazioni luminose en plein air, riunite sotto il comune titolo Rosalia, Luce mia, rendono omaggio alla Santuzza tanto amata dai palermitani. Cubi in enfilade ad introdurre sul sagrato, piatti sospesi come un bosco incantato, figure e focus luminosi: resteranno tutti scenograficamente sospesi fino al 10 settembre, inglobando anche il 4, altra data legata al culto della patrona.
Dentro ogni cubo e ogni cerchio, disegni e personaggi nati dalla penna versatile e dagli acquerelli, rispettivamente, di Sergio Caminita (Repetita Iuvant) e Anna Cottone (In Lucem): legato al mondo del design e delle grafica il primo, acquerellista e Urban Sketchers la seconda, uniscono le forze per raccontare la Santa.
“Siamo orgogliosi di essere presenti promuovendo l’arte attraverso un’installazione unica dedicata alla Santuzza che illuminerà, vigilerà e proteggerà l’estate dei palermitani”, dice Davide Morici, fondatore di #iocomprosiciliano. Supporto di Cettina Giaconia, imprenditrice e consulente d’impresa, e sostegno del Comune.
“Grazie alla sensibilità artistica e umana di Stefania Morici, nasce un racconto artistico per luci e immagini che è conferma di fede e fiducia nella possibilità di liberarci, ancora una volta da ogni peste” dicono il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alle CulturE, Mario Zito.
E da ieri nelle vetrine sul Cassaro di RISO – Museo d’arte contemporanea della Sicilia, e in collaborazione con CoopCulture che gestisce i servizi del museo, verranno esposti sei “taccuini d’arte” di Anna Cottone, un cartellone che ricalca quello dei cantastorie con la vita di Rosalia, e un teatrino in cartone, accompagnati sempre da un cunto in dialetto siciliano. Un’immersione a 360 gradi nel mondo della santa eremita, un lungo racconto per immagini acquerellate, che Anna Cottone porta già avanti da diversi anni. E che raffigurano un vero e proprio viaggio dentro il Festino.