Se la Sicilia diventa un museo diffuso visitabile con un unico coupon

Un successo oltre ogni attesa quello raccolto dai Borghi dei Tesori e dalle Vie dei Tesori, i due progetti siciliani che sono stati presentati alla Borsa Internazionale del Turismo, a Milano. Due conferenze affollatissime, tanti talk con protagonisti dei due circuiti, lo stand preso d’assalto non soltanto dal pubblico curioso della prima giornata, ma anche e soprattutto dagli operatori del turismo, attenti a cogliere le possibilità che offre un “prodotto” fatto di sensazioni, di comunità, di luoghi inediti e percorsi alternativi ai soliti tour.

Dunque, si preparano alle nuove edizioni 2023 sia i Borghi dei Tesori, la rete di 45 piccoli comuni che nel 2021 si sono uniti, sotto l’egida delle Vie dei Tesori, per formare un circuito nuovo e inatteso; che il pubblico ha premiato con numeri importanti, 25 mila visitatori nelle prime due edizioni; che Le Vie dei Tesori, il festival “madre” ideato nel 2006 per l’Università di Palermo per seminare conoscenza fuori dal mondo accademico, divenuto il più importante progetto dedicato alla valorizzazione del patrimonio della Sicilia.

Anticipato da una preview dal 29 aprile al 14 maggio – costruita con l’Università di Palermo e dedicata al “Genio di Palermo”, il nume tutelare della città e, in forma allargata, alla creatività e al talento in tutte le sue forme – il festival partirà proprio con i Borghi, in sinergia con le amministrazioni comunali: dal 26 agosto al 10 settembre, tre weekend per scoprire 45 realtà diverse l’una dall’altra, in tutte e nove le province siciliane.

Dal 16 settembre all’1 ottobre, il primo gruppo di città: dalle tre del trapanese, legate profondamente al mare, Trapani, Marsala e Mazara del Vallo; poi Messina, Enna, Caltanissetta; attorno a Palermo, Carini, Bagheria e Termini Imerese. E le due debuttanti 2023, Gela che custodisce un passato straordinario da potente colonia greca affacciata sul mare; e Mazzarino, la potente signoria dei Branciforte, lontana dai circuiti turistici.

La terza tranche del festival partirà il 7 ottobre: fino al 22, per altri tre weekend, tra la costa sud, con Ragusa, Scicli e Noto; e la costa ovest, Sciacca e Alcamo, e, più vicina al capoluogo, Cefalù. Tutto ottobre sarà occupato dalle due capitane: Catania e Palermo. E per tre weekend, anche Mantova – dove il festival è presente da cinque anni – aprirà le sue porte.

“Le Vie dei Tesori, e da tre anni anche i Borghi dei Tesori – dice il presidente della Fondazione, Laura Anello – sono la manifestazione di comunità che si riappropriano del loro patrimonio, imparano a conoscere la propria storia attraverso luoghi ed esperienze, partecipano a una semina partecipata di conoscenza e attraggono centinaia di migliaia di visitatori che trovano una Sicilia tutta aperta e raccontata”.

Si andrà per terra, per mare, per aria attraverso la Sicilia che diventa un unico museo bellissimo, visitabile in maniera smart, veloce, competitiva. Con un unico coupon per visitare i siti, che non è nominale, si acquista sul sito, è valido per le città che fanno parte della stessa provincia, nell’arco dell’intero festival. Sul posto, i visitatori troveranno le guide oppure audioguide d’autore, accompagnati anche dai siti www.leviedeitesori.it e il neonato www.borghideitesori.it.

editore:

This website uses cookies.