Migliaia di presenze per il Castelbuono Jazz Festival che ha animato il mese di agosto sulle Madonie. A tracciare un primo bilancio è il direttore artistico Angelo Butera. “Un successo dovuto anche grazie alle tante novità che hanno caratterizzato questa edizione. A cominciare da quella di affiancare alla musica il teatro ospitando grandi interpreti. O ancora l’idea vincente di creare a Piazza Margherita lo spazio “Castelbuono Jazz Incontra”, che ha accolto diversi ospiti che hanno parlato di vari argomenti, quali turismo, beni culturali, televisione, città metropolitana, legalità, bellezza, coinvolgendo un pubblico attento e interessato”. Altra novità del 2017 sono state le albe. “Due concerti per pianoforte – rileva Butera – che hanno fatto iniziare la giornata in modo diverso ad un pubblico di fedelissimi. E poi tutti da Fiasconaro a fare colazione”.
Ma è stato soprattutto il festival con il suo programma in grado di soddisfare ogni sera il pubblico che, di anno in anno, è sempre più esigente, il vero cavallo di battaglia.
“Ogni anno il festival è dedicato ad un argomento – racconta Butera -. Quest’anno nel 25^ anniversario dalle stragi non potevamo che rivolgerlo a Falcone e Borsellino. La cosa che ha emozionato il pubblico è stato sicuramente dare un volto all’uomo che ha fermato con uno scatto quella che nel mondo è diventata un’immagine simbolo: Tony Gentile. Un emozione forte per noi, per il pubblico e per Tony Gentile che, in forma privata, quella sera ha ricevuto anche un encomio dal Presidente del Senato, Pietro Grasso”.
Quindi Butera si sofferma su Castelbuono, la città che ormai da anni ospita il Festival. “È bello vedere lo stupore nei volti delle persone che per la prima volta giungono a Castelbuono e scoprono una città viva, attiva ed accogliente. Ciò che invece mi lascia incredulo – sottolinea – è vedere lo stesso stupore nel volto di qualche funzionario dell’assessorato regionale al turismo che per caso è giunto a Castelbuono. Incredulo perché questo stupore non dovrebbe esistere da parte di coloro che sostengono le manifestazioni siciliane e che dovrebbero, con certezza, sapere la qualità di ognuna di loro. Dovrebbero con certezza sapere chi realmente concretizza con i numeri quello che è lo scopo finale: creare turismo. E non un turismo mordi e fuggi ma un turismo stabile che di anno in anno aumenta nei numeri e nella qualità. Non sono poche le manifestazioni che in Sicilia sono capaci come Castelbuono Jazz Festival di coniugare concretamente cultura e turismo. Se a Castelbuono giungono turisti da ogni parte d’Europa per i festival che qui si realizzano, per le sagre giungono, se tutto va bene, dal paese vicino”.
Ed ecco perché anche Toti Piscopo, nella brochure di presentazione della XX edizione del festival, aveva auspicato di istituzionalizzare la manifestazione ed attorno ad essa sviluppare un progetto anche di marketing territoriale che coinvolga le Madonie tutte e la stessa Cefalù.