Una mostra di foto e video racconta l’esperienza delle residenze creative

Il racconto dell’esperienza di trenta giovani artisti, giunti in Sicilia per creare le loro opere – video, installazioni, tele, fotografie – a stretto contatto con le comunità dei comuni coinvolti ora sarà a disposizione di tutti. Questa particolare esperienza verrà infatti raccontata in “Dialoghi”, il racconto narrativo e audiovisivo del progetto di residenze creative di I ART che si è concluso prima dell’estate.  

Oggi “DIALOGHI tra arte e territorio” è una mostra di fotografie e video che racconta il rapporto tra artisti e territorio, il loro sguardo eccentrico sulle comunità locali. L’inaugurazione è fissata per venerdì 11 settembre dalle 17.30 alle 20 all’ex Fonderia della Cala a Palermo, dove la mostra resterà fino al 19 settembre (dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, ingresso libero).

“Partecipare a una residenza è un’esperienza che ogni artista dovrebbe fare – dice Marina Sajeva, curatrice delle residenze – e partecipare al programma di residenze d’artista del progetto I ART è stata una sfida. Agli artisti è stato chiesto di produrre un’opera che rileggesse in chiave contemporanea i beni immateriali della Sicilia. Poi l’arrivo in piccoli centri dell’isola in cui, nella maggior parte dei casi, il tempo sembra essersi fermato e si vive lontani dalle abitudini proprie dell’uomo di oggi. Questa la prima sfida che ognuno dei trenta artisti, chi più chi meno, ha dovuto affrontare accettando le destinazioni finali: Pollina, Ferla, Galati Mamertino, Vizzini, Gangi.

Un altro problema da affrontare è stata la distanza generazionale e geografica tra artisti e territorio: mondi agli antipodi si sono scontrati in un cortocircuito linguistico, sociologico e culturale. Ma, dopo lo shock iniziale, lo scontro è diventato incontro, e le differenze, punti di forza, chiavi per provare ad entrare dentro l’anima del luogo che li stava ospitando. Accolti come membri delle comunità, gli artisti hanno creato opere pensate o realizzate con e per la gente di quel determinato gruppo o paese. Inoltre, è da evidenziare come la coincidenza temporale delle residenze con il periodo pasquale, sia stata un’occasione unica di entrare davvero dentro l’immaginario collettivo religioso, molto sentito nell’Isola”.

Ingresso libero.

 

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