La scorsa settimana Le Vie dei Tesori ha deciso di annullare l’ultimo fine settimana del festival in segno di solidarietà alla città e di rispetto delle vittime dell’alluvione. Il weekend è stato quindi riprogrammato per domani, sabato 6, e domenica 7 novembre quando riapriranno quasi tutti i siti, e si potrà partecipare a 14 esperienze e due passeggiate, in città e fuori porta.
Apriranno le porte quindi, 25 luoghi. Si è cercato di accontentare tutti, a partire da chi ama i luoghi storici come la tardo-bizantina Cappella Bonajuto che tanto piacque a Houel (sabato e domenica dalle 10 alle 12.20 e dalle 14 alle 17.40); il Bastione degli Infetti sulla collina di Montevergine (soltanto sabato dalle 10 alle 12.15 e dalle 15 alle 17.15) e Castello Ursino con i suoi fossati (apre sabato dalle 10 alle 12.15 e dalle 15 alle 17.15); la delicatissima Chiesa di Santa Chiara, dove Verga ambientò una delle sue novelle più belle, e la cripta paleocristiana di Sant’Euplio (sabato e domenica dalle 10 alle 17.40); stessi giorni e orari anche per la maestosa ed enorme chiesa di san Nicolò L’Arena con i suoi camminamenti, mentre l’istituto Ardizzone Gioeni con il suo inatteso chiostro neogotico chiuderà alle 17.30.
Per chi ama andar per dimore nobiliari, ecco palazzo Asmundo di Gisira trasformato in hotel de charme che aprirà sabato e domenica dalle 12.30 alle 17.45; poi l’elegante Villa Manganelli (tutti e due i giorni, dalle 10 alle 12.40 e dalle 14 alle 17.40), Palazzo della Cultura, oggi sede dell’assessorato comunale (aperto sabato e domenica dalle 10 alle 17.40); e palazzo Scuderi Libertini con il suo giardino sospeso: la residenza aprirà dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30, e domenica sera (sia alle 18,30 che alle 19,30) ospiterà l’atteso spettacolo di danza Butoh “Dama” di e con Valeria Geremia. Apriranno le porte anche i nuovi luoghi proposti quest’anno che hanno raccolto tanti visitatori, come l’antica farmacia De Gaetani dove sembra di respirare l’aria degli speziali (solo domenica dalle 10 alle 12.40 e dalle 14 alle 18.40), e la Società Storica Catanese (che conoscono solo i cittadini e neanche tutti) dove si scopre la “stanza dei re” con documenti dal 1816 al dopoguerra: sarà aperta sabato dalle 16 alle 10 e domenica dalle 11 alle 12.30 e dalle 16.15 alle 19.15. E’ quasi incomprensibile per i non studiosi, ma le due grotte scavate sotto la città non si sono assolutamente allagate, complici gli antichi (e perfetti) sistemi di drenaggio: si visiteranno quindi la grotta dell’Amenano (sarà aperta dalle 10 alle 17,40), e grotta Petralia, vero tunnel preistorico generato dal raffreddamento della lava: si accede da una casa privata, sarà aperta solo domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30.
Apriranno le porte solo sabato i laboratori artistici che tanto successo hanno avuto durante i quattro weekend del festival: ecco AnRì con la mostra “Terra-LunaA/R” tra testi, versi, citazioni e racconti in piccole scatole “arredate” (sabato dalle 10 alle 12.15 e dalle 15 alle 17.15), l’affascinante bottega Cartura con i suoi personaggi di cartapesta (domenica dalle 10 alle 12.30), il gruppo delle Tabarè Female Sicilian Makers (sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18,30); e il laboratorio di restauri d’arte SoRu (stessi orari, ma fino alle 17.30) dove ci sarà spazio per i più piccini, un vero gioco di carte, domenica ogni ora dalle 10 alle 12, poi dalle 15.30 alle 18.30.
Disponibili anche i siti che il festival ha aperto a Acireale, quindi la chiesa di San Benedetto e il Santissimo Salvatore (tutte e due sabato e domenica dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 17.30), poi il Museo del Carnevale (sabato e domenica dalle 10 alle 12.40 e dalle 15.20 alle 17.40) e il Museo delle uniformi (solo domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30). E sempre a Acireale, si potrà salire al tramonto sul Raciti Palace per osservare la cittadina dall’alto, sia sabato che domenica alle 18.15, 19.15 e 20.15.
Sarà possibile partecipare anche a diverse esperienze. Lungo il waterfront si potrà andare in barca (sabato alle 10 e alle 14) oppure immergersi con un sub esperto a Ognina (sabato alle 9 e alle 11,30); raggiungere al tramonto la cupola della Badia Sant’Agata (domenica soltanto alle 18) o salire fino alla lanterna (domenica dalle 10 alle 13) della chiesa di San Giuliano; o seguire in giro per il quartiere, il racconto di Franchina, travestito che da oltre trent’anni lavora a San Berillo, sabato alle 18.
Fuori porta: si potranno raggiungere i basalti colonnari creati dall’antica lava nel porticciolo di Acitrezza (domenica alle 10,30) o ripercorrere i terribili giorni del 1928 quando una colata distrusse Mascali (domenica alle 10). Apriranno le porte tutti i giardini arrampicati sull’Etna: da quello botanico del parco della Villa Paternò del Toscano a Sant’Agata Li Battiati (sabato alle 11 e alle 16.30), al Parco delle Meraviglie della fondazione La Verde La Malfa a San Giovanni La Punta (sabato alle 17), al giardino tropicale alle pendici del vulcano a Mascalucia (sabato e domenica dalle 10 alle 17,30). A Viagrande si visita la bellissima e inedita villa Manganelli Biscari (dove fu girato “Un bellissimo novembre” con Gina Lollobrigida) e si può prender parte alla passeggiata che segue le Viae Magnae tra lava e storia (sabato alle 10) alla scoperta del borgo medievale di Viscalori. L’altra passeggiata in programma conduce ad Adrano, nella Valle delle Muse sulle tracce di antichi riti iniziatici, domenica alle 10.