Un progetto condiviso nei fatti più che nelle parole

Sempre più attuale il nostro ‘gioco estivo’ “Sicilia, cosa vuoi fare da grande?”

Il consuntivo del dopo ferragosto conferma sostanzialmente le nostre previsioni pubblicate sabato 9 agosto. In Sicilia, salvo occasionali riempimenti, il calo si attesta intorno al 20% ma ciò che riteniamo più preoccupante sono i notevoli disservizi che ancora una volta si sono verificati.
Intanto alla ripresa dalla vacanze il dibattito torna ad accendersi con il botta e risposta tra l’assessorato regionale al Turismo, secondo cui in base a uno studio appena effettuato, le camere degli hotel continuano a rimanere semivuote nonostante in 5 anni siano sorti nuovi alberghi, e il presidente di Fiavet, Giuseppe Cassarà, che ritiene che quella che manca veramente alla Sicilia sia un’adeguata promozione. Il tema ha subito rinfocolato il dibattito rendendo ancora più attuale il nostro ‘gioco dell’estate’ “Sicilia, cosa vuoi fare da grande?” in cui sosteniamo che, in mancanza di un progetto vero ed organico, qualunque ipotesi di sviluppo turistico corre il rischio di diventare un puro esercizio linguistico praticato da pochi eletti.
Su questo tema riteniamo invece che vada ampliato un confronto ampio e serio finalizzato a realizzare un progetto condiviso nei fatti più che nelle parole. Alla condivisione di questa tesi da noi provocatoriamente posta, abbiamo ricevuto tantissimi consensi verbali che stentano a tradursi in scritti. Speriamo ciò avvenga solo per apatia.  Tra i primi a fornire il suo contributo di idee (la cui sintesi pubblichiamo di seguito), Salvatore Scalisi che,  in qualità di presidente dello Skal Club Palermo, offre la disponibilità del Sodalizio di operatori turistici Internazionali a rilanciare il dibattito, in occasione di un prossimo incontro conviviale.
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