A Lampedusa -25% prenotazioni, Bocca: serve normalità

E Maroni promette risarcimenti per i danni subiti dagli isolani

Le prenotazioni alberghiere per la stagione estiva a Lampedusa, che solitamente in questo periodo raggiungono il 30% della disponibilità totale delle strutture, sono scese del 25% e soltanto un $ 5-6% di italiani ha già deciso di trascorrere l'estate nell'isola. Dopo che lo Skal Club di Palermo aveva sollevato la questione all'inizio del mese, è arrivato anche l'allarme del responsabile di Federalberghi a Lampedusa, Giandamiano Lombardo: "Non lasciateci morire, siamo italiani come gli altri e abbiamo gli stessi diritti. Il governo – sottolinea il responsabile di Federalberghi – deve riportare la situazione alla normalità, non è possibile che ci siano seimila cittadini e 3.800 immigrati. Non possiamo diventare il punto di raccolta di tutto il Mediterraneo".
Un appello che i vertici di Federalberghi non hanno lasciato isolato. Francesco Picarella, presidente della Federazione degli albergatori di Agrigento, ha chiesto al presidente della Provincia, Eugenio D'orsi, di attivarsi fin da subito con il governo nazionale e se necessario interpellando anche la presidenza della Repubblica "affinché vengano intraprese tutte le azioni necessarie a fronteggiare il momento di crisi del comparto turistico, duramente provato dalle cancellazione delle prenotazioni alberghiere coincise con la difficile situazione venutasi a creare nel Mediterraneo".
E stamattina è arrivata anche la presa di posizione di Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi. "È fuori di dubbio – sottolinea Bocca – che occorre trovare soluzioni alternative, in quanto Lampedusa non può continuare ad essere utilizzata quale piattaforma umanitaria di prima accoglienza dei numerosi profughi che inevitabilmente continueranno ad affluire nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Inoltre occorre dare quanto prima al mondo intero una visione di normalità dell'area geografica interessata – conclude Bocca – pensando sin d'ora ad una piano straordinario di rilancio dell'immagine dell'isola".
Intanto, sempre stamattina, al termine al termine del consiglio dei ministri straordinario sulla Libia, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha annunciato "misure compensative di carattere economico e strutturale per compensare l'isola di quando sta subendo". Nel ringraziare i lampedusani per "la pazienza che stanno dimostrando anche se con qualche scatto polemico", Maroni ha sottolineato che alle misure compensative allo studio parteciperanno anche i ministeri del Turismo, dell'Ambiente e delle Infrastrutture".

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