Contro Lampedusa ora remano Siremar e tariffe aeree

E Forza del Sud attacca: il piano di rilancio del governo non è mai partito

Ora è emergenza trasporti per Lampedusa. Nel pieno della stagione estiva l'isola, che in tutti i modi cerca di risollevarsi dopo l'emergenza sbarchi dei primi mesi dell'anno, deve fare i conti con la Siremar e il continuo aumento del costo dei biglietti aerei. "La decisione della Siremar di sostituire nel periodo estivo, quello di maggior traffico, nel collegamento marittimo tra Porto Empedocle e Lampedusa, la motonave Palladio con la motonave Paolo Veronese, sta comportando notevolissimi disagi agli utenti merci ed ai passeggeri" scrive in un'interrogazione al ministro dei Trasporti il capogruppo al Senato dell'Udc Gianpiero D'Alia che aggiunge "è opportuno garantire su questo collegamento l'utilizzo di una motonave adeguata e pertanto chiediamo al ministro quali provvedimenti urgenti vuole adottare". Anche il capogruppo dell'Udc all'Ars, Giulia Adamo si unisce alla protesta. "Non è accettabile che oltre al danno causato dagli sbarchi dei clandestini, il comparto turistico nell'agrigentino debba pagare per le scelte intraprese da una compagnia di navigazione".
E monta anche la polemica sulle tariffe aeree. "Piuttosto che interessarsi al decentramento del proprio dicastero, del quale oggettivamente non si ravvede alcuna necessità, sarebbe opportuno che il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla si occupasse immediatamente della questione legata ai trasporti aerei da e per Lampedusa" afferma il parlamentare nazionale di Forza del Sud Francesco Stagno D'Alcontres. "Inchieste giornalistiche condotte dal quotidiano on line di Forza del Sud – aggiunge Stagno D'Alcontres – evidenziano come il piano predisposto per il rilancio turistico dell'isola, presentato alcuni mesi fa a Palazzo Chigi, è fallito, ovvero non è mai partito. Gli albergatori di Lampedusa – continua – lamentano cali delle presenze che in alcuni casi sono vicine al 90%, attribuendo questo disastro non solo all'effetto mediatico degli sbarchi, ma soprattutto all'insostenibilità dei costi del viaggio aereo. Forse – conclude – sarebbe stato più opportuno se il ministro Brambilla avesse preferito alla passerella di Monza, la convocazione di un tavolo tecnico con tutte le compagnie aeree per tentare di calmierare, almeno nel periodo estivo, i prezzi dei biglietto per Lampedusa. La esortiamo a farlo al più presto".

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