Lampedusa, Maraventano: buoni vacanza sono elemosina

Al contrario invece l’assessore al turismo Busetta è soddisfatto: siamo tornati alla normalità

"Ringraziamo per la singolare proposta il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ma a Lampedusa non vogliamo l'elemosina. Abbiamo chiesto ben altre cose e il governo di cui il ministro ne è parte, sa bene di cosa parliamo". Lo dice la senatrice della Lega e vicesindaco di Lampedusa Angela Maraventano sulla proposta del ministro del Turismo circa l'estensione dei Buoni Vacanza anche a Lampedusa.
"Non ne abbiamo bisogno – rimarca la Maraventano – l'isola è amata dai turisti anche se con le difficoltà dovute agli sbarchi dei clandestini che ora, grazie agli accordi di Tunisi di cui Maroni ne è stato l'artefice, si stanno riducendo drasticamente. Non vogliamo essere spocchiosi ma alla comunità di Lampedusa servono scuole, presidio sanitario adeguato specialmente nel periodo estivo, e carburante a prezzo agevolato per i nostri pescatori. Penso – conclude – che gli amanti delle Pelagie e il turista in generale apprezzi di più quando un'isola, una comunità è sostenuta dalle istituzioni italiane e, spero, europee".
Al contrario, invece, l'assessore al turismo Pietro Busetta esprime soddisfazione per la decisione dei governatori delle Regioni sullo schema di decreto legislativo che consente di utilizzare i buoni vacanza nell'isola di Lampedusa anche nei mesi di luglio e agosto. "Gli sbarchi sono finiti – conclude Busetta – adesso il turismo deve ripartire. Per questo invito i maggiori settimanali italiani e media in generale ad accertare e comunicare il ritorno dell'arcipelago delle Pelagie alla normalità".

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