Stati generali del Turismo. Sicilia: Il turismo da favola o la favola del turismo

di Toti Piscopo – Gli Stati generali del turismo siciliano, voluti dall’Assessore Barbagallo e ben organizzati dall’ Assessorato Regionale al Turismo, in questo fine settimana a Taormina sono stati spaccato e paradigma del turismo siciliano che, nella prima stagione turistica positiva, dopo circa otto anni di crisi e sofferenze, ha colto questa ghiotta occasione, per tentare di trasformare la favola del turismo nel turismo da favola.

Il modello proposto, ispirato a quanto precedentemente fatto dal Ministero del turismo, si è articolato su 5 tavoli tecnici, 2 focus e 5 forum istituzionali, ognuno con un parterre di opinion leader e personaggi provenienti dal mondo dell’imprenditoria,  della Pubblica Amministrazione, delle Università, della Politica.

Con Barbagallo si sono avvicendati nei diversi Forum gli Assessori Mariella Lo Bello, Alessandro Baccei, Carlo Vermiglio, Antonello Cracolici, Dario Pistorio, il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ed il Vicepresidente, Giuseppe Lupo il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione.

Incontri serrati per favorire il confronto tra linee di pensiero diverse, individuare  criticità, prospettare soluzioni, formulare nuove idee, ricercare nuove alleanze possibili, come avremo modo di leggere negli atti del convegno e che Travelnostop conta di anticipare, nei prossimi giorni, le risultanze dei singoli tavoli.

Un gioco ben riuscito e privo di significative sbavature, ma in questa sede ci vogliamo soffermare su alcuni aspetti di carattere generale.

A sentire i singoli interventi, convinti ed appassionati, sembra che tra i massimi esponenti di questo Governo sia maturata  la convinzione di puntare sul turismo, e di assumere provvedimenti conseguenti con azioni mirate per favorire la destagionalizzazione, rilanciando le infrastrutture, puntando sul binomio turismo e cultura con un pizzico di agricoltura ed altro ancora in uno sforzo sinergico e di concertazione.

Nulla di nuovo sotto il cielo. Molte soluzioni possibili, autorevolmente prospettate e rilanciate sono le stesse che gli operatori turistici sollecitano da anni e ribadite, anche in questa sede  da alcuni autorevoli rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno  rimarcato il fenomeno dell’abusivismo, degli abusi diffusi e della concorrenza sleale, insieme ad una pressione fiscale pressante, vere metastasi di un sistema economico, che non aiuta certo  a rendere competitivo la nostra offerta turistica.

Sono questi i temi su cui bisogna intervenire con determinazione. Insomma ci sono state rappresentate due diversi mondi uno immaginario ed uno reale il primo alimentato dal “noi faremo” il secondo quello vissuto da chi vive in trincea da soldato, sottufficiale o ufficiale e che a Taormina, bella e desolata, era il grande assente in questo weekend di fine novembre in cui la perla dello Jonio è rimasta colpita, ma non affondata da una inattesa bomba d’acqua.  Ma il giorno dopo come nelle favole, spunta il sole e un raggiante assessore Barbagallo a conclusione di una giornata intensa alla presenza del Ministro Franceschini annuncia l’ormai prossima presentazione di una legge sul turismo e di un piano strategico per il 2017.

I problemi sono ancora tanti, forse troppi e c’è sempre meno tempo per poterli e doverli risolvere. Ma a Taormina è spuntato il sole ed ha illuminato il turismo da favola. Ma  il rischio di far precipitare il turismo siciliano nella favola del turismo è sempre dietro l’angolo. 

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