Pasqua è ormai alle spalle, ma è già corsa alle prenotazioni per la prima parte della stagione: risparmio, minore affollamento di spiagge e città d’arte, clima mite, urgenza di ricaricare le energie e distrarsi. Complice anche l’allentamento delle restrizioni per i turisti in entrata in Italia, le prenotazioni (al 95% effettuate da turisti stranieri) per le dimore di pregio per l’avvio della stagione sono aumentate in maniera esponenziale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Dunque, secondo l’Osservatorio Emma Villas, le prenotazioni per le ville siciliane nel mese di maggio sono salite del 45% rispetto allo stesso mese del 2019. Le proprietà più richieste si trovano in provincia di Messina e Ragusa. A prenotarle soprattutto turisti locali (al primo posto ci sono proprio gli italiani) e poi inglesi, tedeschi, americani e olandesi, che si fermano in media 1,3 settimane.
Un soggiorno in media stagione in Sicilia è sinonimo di risparmio che può oscillare tra i 1.500 e i 2.300 euro a settimana rispetto ad un soggiorno in alta stagione (luglio-agosto): il costo medio di una prenotazione a maggio in una tenuta di pregio siciliana, infatti, si attesta intorno a 3.500 euro, per salire a quasi 4.400 euro di giugno e arrivando ai 5.900 circa dell’altissima stagione.
Dunque a maggio considerata una media di 8 persone per prenotazione, con una spesa orientativa di circa 60 euro a persona a notte, la vacanza in villa o casale di “lusso accessibile”, non è esclusiva solo per le fasce di reddito molto elevate.
Come mette in risalto l’Osservatorio Emma Villas, le prenotazioni nelle ville – spesso con piscina, e dotate di una serie di comfort di alto livello come sala hobby o campi da tennis, sono state letteralmente prese d’assalto per i mesi di maggio e giugno, lanciando il trend dell’ “alta stagione anticipata”. Insomma, le dimore di pregio faranno il pieno di presenze già dalla primavera oltre a candidarsi a tipologia di alloggio preferita dagli italiani e dai turisti stranieri per l’estate.
Per dare una panoramica del fenomeno, basti pensare che per il mese di maggio 2022 sono state effettuate già 346 prenotazioni, che equivalgono a 416 settimane prenotate. E il trend è in crescita anche nel mese successivo, giugno, dove si contano ben 710 prenotazioni pari a 906 settimane di vacanza. Se confrontati con gli anni passati, i numeri non lasciano spazio a dubbi: si tratta di un incremento nelle settimane prenotate di oltre il 1.100% rispetto a maggio 2021 e di quasi l’800% rispetto a giugno dello scorso anno. La regione più gettonata – con le 263 settimane già prenotate per maggio e le 558 di giugno – è la Toscana, seguita dall’Umbria. Al terzo posto Marche, poi Emilia Romagna e, complice il clima che in quei mesi è già ‘estivo’ si attesta la Sicilia. Forse un po’ a sorpresa arriva subito dopo la Lombardia, che registra ad oggi più settimane prenotate rispetto a regioni con maggiore vocazione turistica come Liguria, Sardegna e Lazio.