L’extralberghiero del territorio siracusano prova a fare rete per sopperire alla mancanza di informazioni. E così gli operatori del comparto chiedono un confronto pubblico, con Comune, ex Provincia, Confcommercio e Confesercenti, aperto a tutti gli operatori turistici, titolari di B&B, case vacanze e affittacamere del territorio provinciale.
E’ quanto emerso in occasione dell’incontro su “Accoglienza turistica e piccole strutture ricettive”, che si è tenuto nei giorni scorsi a Siracusa, su iniziativa delle associazioni “Fare Democrazia”, “Siracusa verso Sinistra Italiana” e “Per la città che vorrei”.
Come ricorda siracusa2000.com, considerato che l’avvio di nuove attività è spesso ostacolato da un iter complesso e contraddittorio, i gestori delle strutture avvertono l’esigenza di creare una “logica di sistema” che offra informazioni chiare e condivise. Mettendo in sinergia le competenze degli operatori e la normativa vigente in materia sarebbe, cioè, possibile mettere in campo progetti ed interventi per qualificare l’offerta dell’accoglienza turistica e per formulare una politica turistico-culturale “che aiuti la produttività economica”. L’Assise provinciale, convocata dalle istituzioni locali servirebbe, infine, a creare una sorta di “Stati generali del turismo”, per fare periodicamente il punto della situazione.