A Catania via libera alla gestione dei servizi museali ai privati

Con ventidue voti favorevoli, tre astenuti e nessun voto contrario, il consiglio comunale di Catania ha deliberato l’affidamento in concessione per cinque anni con bando a evidenza pubblica della gestione dei servizi aggiuntivi e di biglietteria nei musei e dei siti culturali del Comune. La proposta della giunta comunale, finalizzata alla creazione di un sistema museale integrato che ottimizzi l’offerta culturale e turistica dei siti comunali, con attività quali biglietteria, accoglienza, bookshop, caffetteria, didattica e gestione sale per mostre e convegni, è stata illustrata in aula dal sindaco Salvo Pogliese e dall’assessore alla cultura Barbara Mirabella, presente anche l’assessore all’ecologia Fabio Cantarella.

“Uno dei punti qualificanti del programma elettorale – ha detto Pogliese – era proprio esternalizzare nel segno della flessibilità la gestione di alcuni servizi del nostro patrimonio culturale con l’obiettivo di valorizzarli e offrire efficienza aggiuntiva per i turisti e i visitatori. Non esito a definire tutto questo una svolta epocale che ci consentirà di farci trovare pronti al ritorno dei flussi turistici nazionali e internazionali. Ringrazio il consiglio comunale, che nella sua maggioranza ha avuto la sensibilità di approvare questa nostra iniziativa di rinnovamento gestionale che ha precedenti più che positivi a livello internazionale e nel resto d’Italia, ma anche ad Agrigento con la Valle dei Templi, che ha raddoppiato le visite e per rimanere a Catania con il Monastero dei benedettini, che ha un’offerta culturale nel segno dell’efficienza e della qualità della proposta. Sarà anche l’occasione – ha aggiunto – per dare opportunità lavorative ad almeno ventisette giovani esperti di beni culturali che vogliono scommettere la propria competenza coi privati concessionari per questo processo di valorizzazione del patrimonio cittadino, con la regia del Comune che rimane titolare esclusivo delle finalità culturali dei beni pubblici”.

Nel nuovo sistema integrato di gestione dei servizi, secondo un piano socio economico varato da tecnici esperti, rientrano il museo civico Castello Ursino, il museo Vincenzo Bellini e il museo Emilio Greco, oggetto di un recente progetto museologico, museografico e di nuovo allestimento, la Chiesa monumentale San Nicolò l’Arena, l’ex Convento di San Placido, il complesso Platamone, sede dell’Assessorato e della Direzione Cultura che si presta anche ad attività di alto profilo culturale, la Cripta di Sant’Euplio e anche palazzo degli elefanti.

Entro il 2022, nei programmi dell’amministrazione Pogliese saranno fruibili altri due contenitori museali: il Polo Museale dei Crociferi, che ospiterà il percorso integrato Mediterraneo Egizio, il Museo della Città e uno spazio dedicato alle collezioni civiche e/o mostre temporanee. Il Monastero di Santa Chiara che vedrà consolidare il museo Civico di Castello Ursino attraverso la realizzazione di un deposito visitabile e il museo dei Pupi. “In prospettiva – ha concluso il sindaco – il piano verrà esteso anche ai musei della Città Metropolitana e ai siti culturali gestiti dalla Curia, per realizzare un sistema unitario dell’offerta museale e culturale”.

editore:

This website uses cookies.