Beltrante: solo extralberghiero sano sopravviverà al post-coronavirus

Il covid-19 potrebbe rivelarsi una benedizione dal cielo per il comparto extralberghiero italiano. Ne è convinto Danilo Beltrante, fondatore a Firenze di “Vivere di Turismo Business School”, Scuola di alta formazione per gli operatori del turismo extralberghiero. Beltrante è un imprenditore dell’extra-alberghiero, fondatore di Locobel, azienda che cura lo sviluppo di vari brand tra i quali Family Apartments e Help Italy Accomodation,  oltre che co-fondatore dell’associazione Property Managers Italia, che è stato protagonista dell’ultimo incontro della SKALacademy promossa da Skal International Palermo.

“Questa situazione di emergenza prima sanitaria e poi soprattutto economica sta facendo pulizia tra chi faceva questo lavoro male. Coloro che hanno una visione quinquennale, chi ama quello che fa, supereranno questa crisi, chi mollerà e sarà sopraffatto da questa enorme crisi è perchè non aveva una visione con lunghe prospettive”. Inoltre, secondo Beltrante, “il comportamento piratesco di alcuni gestori extralberghieri che provoca concorrenza sleale attuando prezzi bassi, può durare un anno o due, perché la maggior parte si impegna per un servizio di qualità. Servizi scadenti anche se a prezzi bassi non trovano il riscontro della clientela a lungo andare”.

Durante l’incontro con alcuni operatori turistici Beltrante ha raccontato la nascita di “Vivere di Turismo Business School”, la Scuola di alta formazione per gli operatori del turismo extralberghiero, inaugurata online lo scorso 10 aprile. Un sogno che si realizza per Beltrante a cui si dedicava da tempo. “Con Vivere di Turismo – ha spiegato – vogliamo dare un senso a quanto già fatto negli ultimi 6 anni. Nel 2014 abbiamo realizzato il primo evento in assoluto dedicato esclusivamente al settore extralberghiero. Un comparto che negli ultimi tre anni ha triplicato il numero di imprese. Tutto questo porta a una concorrenza non da poco, non solo con gli alberghi ma anche tra strutture extralberghiere. Secondo noi l’aumento dell’offerta è ottimo soprattutto dove non c’è altra offerta, tipo nei borghi, ma è importante che sia collegata al territorio e che chi svolge questa attività sia consapevole di fare parte del sistema. Il gestore è fondamentale, quindi lavoriamo su aspetto tecnico e di crescita personale, sullo sviluppo delle competenze personali. Nel 2015  la Commissione Europea, nell’ambito del progetto NECSTouR, ha definito Vivere di Turismo, “una delle start up della formazione più innovative nel panorama turistico internazionale, perchè per primi in Europa hanno creato un percorso per supportare la figura del gestore degli affitti brevi e permettere così la sua inclusione nel sistema Turismo Europeo”.

Il gestore extralbergiero – ha sottolineato poi Beltrante – fa tutto lui, è giardiniere e commercialista.  In passato questo aspetto era considerato una debolezza, non era riconosciuta la professionalità del gestore, oggi è diventato un punto di forza perchè la domanda tende sempre più a privilegiare il rapporto umano. Attraverso la Business School facciamo dei corsi che io chiamo trasformazionali: a due settimane dal lancio della scuola abbiamo pensato di strutturare l’offerta didattica su 3 livelli.

1 livello: accesso a materiali gratuiti o a basso prezzo, così da prendere per mano gli operatori che investono in questo settore, diamo loro una prima infarinatura.

2 livello: dopo piccolo esame su glossario si accede a conoscenza specifica con un corso online su 20 moduli, con esame per ogni modulo. Alla fine verrà rilasciata una certificazione.

3 livello: dopo aver superato questa fase si può partecipare ai corsi trasformazionali che propongono esercizi ognuno su uno dei pilastri di Vivere Turismo”.

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