“Se non verrà preso, nel più breve tempo possibile, alcun provvedimento per consentire la completa fruizione della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, questa amministrazione comunale, di concerto con le istituzioni del territorio, le associazioni di categoria e i cittadini, è pronta ad intraprendere ogni iniziativa utile al fine di sollecitare i necessari interventi, anche con una manifestazione pubblica”. Lo dichiara il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino, che ha inviato una nota agli assessorati regionali al Territorio e Ambiente e all’Agricoltura, al direttore della Riserva dello Zingaro e all’Anci Sicilia, per chiedere l’attuazione delle Linee guida, emanate dall’Autorità di Bacino Distretto Idrogeografico della Sicilia, relative alle azioni da mettere in atto da parte dei Gestori di Aree Naturali Protette, Demanio marittimo e forestale finalizzate alla pubblica fruizione dei siti.
“La chiusura delle calette dello Zingaro – dice il sindaco – sta provocando delle refluenze negative per la mia comunità, che vive di turismo, ed è già stata fortemente provata dall’emergenza Covid-19. A causa dell’inerzia degli organi politici e dei responsabili delle strutture – prosegue-, gli operatori economici si vedono privati di un bene essenziale per la complessiva valorizzazione del territorio, costituendo la Riserva uno dei principali attrattori turistici, per la bellezza e varietà del suo patrimonio ambientale, di cui si può fruire solo in parte”.
Nella nota viene ricordato che è il 19 maggio 2020 è stato adottato il progetto di aggiornamento del PAI (Piano stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico), relativo anche all’area territoriale tra il bacino del torrente Forgia e Punta Solanto, nel territorio di San Vito Lo Capo. L’attivazione delle misure di salvaguardia ha indotto l’Ente Gestore della Riserva a interdire la fruizione delle zone a rischio R3 e R4, che interessano una larga parte della stessa. Ma fino a oggi nessuna iniziativa è stata intrapresa, né da parte dell’Ente Gestore né da parte dell’Assessorato al Territorio, per consentire le attività di fruizione secondo le linee guida puntualmente fornite. Ciò ha indotto il sindaco a sollecitare agli organi preposti alla Gestione della Riserva l’adozione delle procedure idonee al fine di rimuovere la situazione di stallo.