La rinascita dei porti della Sicilia Occidentale avverrà in tre mosse: riqualificare le aeree portuali per attrarre velocemente più traffico; costruire e mantenere efficienti le infrastrutture; raggiungere emissioni zero entro un ventennio. Il piano, già in atto, fa parte della nuova ventata arrivata con il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale (Adsp), Pasqualino Monti.
I due recenti bandi con la formula della finanza di progetto, che valgono circa 160 milioni, sono la prima linea di un “piano industriale sui servizi e sull’efficienza energetica che si muove di pari passo ai piani industriali dei porti – spiega Monti – Da un lato, la società che offre i servizi portuali nei porti di Palermo e Termini Imerese, la Osp, è promotrice di un progetto che, oltre alla fornitura dei servizi, prevede un investimento milionario privato per la costruzione di un parcheggio multipiano in via Patti”, in una zona che recentemente è stata teatro di una serie di demolizioni e che diventerà porta d’accesso per il waterfront.
“L’altro aspetto rilevante – continua il presidente dell’Adsp -, che vale per i quattro porti della Sicilia occidentale, è l’efficienza energetica, Smart Port. Anche qui si tratta di un investimento privato sulla nascita di impianti di cogenerazione per energia elettrica e termica. L’obiettivo, entro un ventennio – conclude Monti – è quello di avere i porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle ad emissioni zero”.