La commissione Unesco ha scelto Palermo come “città educativa”. Il progetto “Learning cities” rilancia l’apprendimento dalla scuola di base agli studi universitari attraverso una rete internazionale che si occupa di promuovere l’apprendimento costante come uno dei capisaldi per lo sviluppo sostenibile di comunità. L’annuncio è stato dato dal sindaco Leoluca Orlando nel corso dell’incontro a Villa Niscemi organizzato per il quarto anniversario dell’iscrizione nella World Heritage List del sito Unesco dell’itinerario della Palermo arabo-normanna. Le uniche “learning cities” italiane erano finora Torino e Fermo.
“Questo nuovo riconoscimento – ha detto Orlando – conferma la bontà del lavoro svolto nella nostra città da quella vasta rete coordinata dal Garante per l’infanzia e dall’assessorato alla scuola, che riconosce l’importanza delle diverse forme di apprendimento formale e non formale come collante della comunità”. Oltre al sindaco di Palermo, che guida il comitato di pilotaggio del sito seriale Unesco, erano presenti i componenti del comitato e i rappresentanti dei monumenti iscritti e di quelli che faranno parte dell’itinerario tra cui la direttrice della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso, e il direttore della Fondazione Unesco Sicilia, Aurelio Angelini.
Nel corso dell’incontro, Angelini ha presentato una guida dell’itinerario arabo-normanno che è stato allargato includendo nel percorso altri tredici siti oltre ai nove individuati quattro anni fa.
Presentata anche l’iniziativa “Settembre UNESCO”: una serie di eventi culturali in programma dal 13 al 26 settembre che saranno ospitati all’interno dei monumenti non ancora inscritti: Castello a Mare, Palazzo e Parco di Maredolce (o della Favara), Chiesa di Santa Maria Maddalena, La Cuba, Chiesa della SS. Trinità alla Magione, La Cuba Soprana (Villa Napoli) e la Piccola Cuba (Cubula), Cappella di Santa Maria dell’Incoronata, Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi, Chiesa di Santo Spirito (Chiesa dei Vespri), Chiesa di Santa Cristina la Vetere, Uscibene, Bagni di Cefalà Diana e Qanat. Questa iniziativa si concluderà nell’ultimo weekend di settembre con la notte bianca dedicata al sito “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”.
“Quella di oggi – ha concluso Orlando – è stata più che una celebrazione, un momento di riflessione e di presentazione degli sviluppi futuri per una sempre maggiore e migliore fruizione e conoscenza del patrimonio arabo-normanno non solo della città ma di tutto il nostro territorio. Un patrimonio che mai come oggi è prova dell’importanza dell’incontro e della contaminazione fra culture, come elemento costituente della nostra comunità”.