E’ polemica sui nuovi bandi quinquennali per i collegamenti marittimi con le isole minori siciliane in scadenza il 19 novembre. Bandi che recepirebbero solo in minima parte istanze e osservazioni prodotte durante le consultazioni dalle associazioni e dalle pubbliche amministrazioni locali e in cui si nota l’omissione di alcuni scali importanti; buchi in fasce orarie fondamentali per l’utenza insulare; una mancata ottimizzazione delle miglia disponibili; l’assenza di penali e il mancato recupero delle corse omesse; la mancata previsione del mezzo di riserva; e, addirittura, uno spreco di miglia su una tratta mai richiesta ed anzi dichiaratamente non ritenuta utile, come la Cefalù-Eolie.
Ed ecco perchè, nonostante la nota indirizzata all’assessore ai Trasporti Marco Falcone e al presidente Nello Musumeci firmata da 31 associazioni delle Eolie e delle Egadi, con la quale si chiede una revoca in autotutela dei bandi, e la conseguente rassicurazione dell’assessore Falcone, Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e Isole Minori Sicilia, alza i toni.
“Sui nuovi bandi quinquennali per i collegamenti con le isole minori siciliane, l’assessore Marco Falcone ormai da settimane fa il disco rotto. Innanzitutto – continua Del Bono – è notorio come a molte delle istanze e delle osservazioni sollevate nel corso delle consultazioni non sia stato dato seguito e come si sia, quindi, proceduto alla pubblicazione dei bandi nonostante le forti perplessità messe sul tavolo dagli stakeholder. D’altronde, se queste fossero state adeguatamente recepite perché mai – si chiede Del Bono – dopo la pubblicazione dei bandi sarebbero piovuti i dissensi sia da parte delle pubbliche amministrazioni locali (Comuni di Lipari, Favignana e Santa Marina Salina) che dall’associazionismo a tutti i livelli in rappresentanza di una parte molto consistente del territorio? In secondo luogo, non si ritiene che i servizi previsti dai bandi ‘siano solo indicativi’ e che quindi possano poi ‘essere integrati, corretti o addirittura implementati in sede di attuazione del bando’ nei termini necessari a soddisfare le esigenze delle comunità locali, come dichiarato sino a ieri da Falcone. Un conto è sperare in offerte tecniche migliorative, un altro è mettere in campo sin da subito un impianto in grado di garantire servizi soddisfacenti per le comunità locali senza dover poi tentare ex post di porre rimedio a inefficienze e mancanze già puntualmente individuate.
Come pensa, infatti, l’Assessore Falcone di poter eliminare in una fase successiva tratte inutili (come la Cefalù-Eolie) o aumentare la frequenza di altre (ad esempio, la Palermo Eolie ridotta a 3 corse settimanali) o prevedere scali del tutto omessi (come Salina sulla rotta da e per Messina nel periodo invernale o Marettimo sulla tratta da e per Marsala)? Come immagina di poter inserire nei contratti di servizio pubblico elementi non previsti nei bandi come, ad esempio: le penali, il mezzo di riserva, il meccanismo di recupero delle corse e maggiori riduzioni per alcune fasce di utenza? Attraverso quale negozio giuridico e con quali risorse si ritiene di poter ovviare a tutto questo?”, conclude Del Bono.