A Ustica hanno tentato di impedire l'attracco della nave. A Pantelleria sono scesi in piazza per protesta. Gli abitanti e gli operatori turistici delle isole minori siciliane stanno facendo di tutto per evitare l'annunciato taglio dei collegamenti marittimi che comprometterebbe la stagione estiva già$ iniziata. La Regione infatti non ha più soldi e le compagnie marittime tolgono i collegamenti.
La Siremar è in amministrazione controllata e ha mezzi ormai obsoleti che si fermano continuamente e in condizioni assolutamente indecenti, ma anche Ustica lines ha tagliato alcune linee come la corsa mattutina da Palermo alle Eolie. E così ora per raggiungere le Eolie dal capoluogo c'è solo una corsa nel primo pomeriggio. Azzerato anche il collegamento diretto dalla Calabria mentre il numero di corse giornaliere da Milazzo per le isole è ridotto di un terzo.
Non stanno meglio Ustica, Pantelleria e le Egadi. A Ustica è stata soppressa la linea che collegava l'isola a Napoli, Favignana e Trapani. L'aliscafo della Siremar, tra i più vecchi in circolazione, viaggia solo in condizioni di mare buono e dal 28 luglio si fermerà anche il traghetto Ro-Ro che trasporta rifiuti e merci pericolose che, dunque, potranno viaggiare solo sulla nave di linea passeggeri.
Non stanno meglio a Pantelleria dove il prossimo 7 luglio scade la convenzione con la "Traghetti delle Isole" e si fermerà il Cossyra. E ad ottobre sarà di nuovo emergenza aerei con la scadenza della proroga del contratto con la compagnia Meridiana per i collegamenti aerei per i quali non c'è più un euro, come ha fatto sapere il presidente dell'Enac, Vito Riggio.
Ecco perché i sindaci delle isole hanno chiesto alla giunta regionale di governo un provvedimento d'urgenza per evitare gli annunciati e drastici tagli nei trasporti. Ma dalla Regione non sono arrivate buone notizie. "Dalla prossima settimana – dice il sindaco di Favignana Lucio Antinoro – avvieremo un'iniziativa sul traghetto delle isole per coinvolgere anche la popolazione e con il sindaco di Ustica, Aldo Messina, pensiamo a un'azione legale contro la Regione per interruzione di pubblico servizio".