“Entro tre mesi i tempi di percorrenza sulla Palermo-Catania e sulla Palermo-Agrigento saranno ridotti del 20%”. Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, che ha incontrato i vertici di Anas Sicilia (nella foto) per fare il punto sulla situazione delle autostrade e delle strade siciliane. Erano presenti, oltre all’assessore, il dirigente generale del dipartimento regionale Infrastrutture Fulvio Bellomo, il direttore territoriale Anas Sicilia Raffaele Celia, il responsabile Area gestione rete Palermo Domenico Curcio, il responsabile Area autostradale Anas Enrico Atzeni.
È stato analizzato lo stato dei cantieri nell’autostrada A19 Palermo-Catania, nella strada statale 121 Palermo-Agrigento (con i lavori di ammodernamento nel tratto tra Bolognetta e Lercara Friddi) e quelli per la costruzione della Catania-Ragusa.
“È stato un primo incontro istituzionale – ha detto Aricò – per presentare le iniziative del governo regionale sul fronte della viabilità e per conoscere i progetti di Anas. Abbiamo preso in esame lo stato dei lavori delle grandi arterie, come Palermo-Catania, Palermo-Agrigento e Catania-Ragusa e nelle prossime settimane faremo i sopralluoghi per verificare lo stato di avanzamento. Anas ci ha dato rassicurazioni sull’andamento dei cantieri”.
Inioltre, dal governo Schifani è arrivato l’ok al progetto definitivo per il raddoppio ferroviario della tratta Fiumetorto-Lercara nell’ambito del nuovo collegamento ad alta velocità Palermo-Catania. Il parere positivo espresso dalla giunta, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, consentirà a Rete ferroviaria italiana di poter mandare in gara l’opera del valore di 1,860 miliardi di euro entro il 31 dicembre.
Il lotto interessato dai lavori si sviluppa per circa 30 chilometri e riguarda una tratta che risulta in comune alle linee ferroviarie Palermo-Catania e Palermo-Agrigento. L’intervento prevede, in particolare un primo tratto lato Nord di circa 8 chilometri alla destra del fiume Torto, una galleria “Alia” di circa venti chilometri, un ultimo tratto lato Sud di circa 2 chilometi che si riallaccia all’attuale linea alla stazione di Lercara.