Allarme nelle isole minori siciliane per il paventato taglio ai collegamenti marittimi regionali. Nel corso di una riunione convocata dall'assessore regionale ai Trasporti Pier Carmelo Russo, ai sindaci è stato chiesto di valutare un piano di emergenza che potrebbe scattare qualora non si riuscisse a rimpinguare le somme necessarie, ovvero circa 68 milioni di euro (al netto dell'adeguamento Istat) rispetto ai 55 disponibili ed insufficienti a garantire i servizi previsti dai contratti in essere.
"Ci siamo arrampicati sugli specchi nel corso delle fiere turistiche e continuiamo a farlo – dice preoccupato il presidente di Federalberghi isole minori della Sicilia, Christian Del Bono – bluffando sugli itinerari orari nella speranza che questi vengano confermati. Adesso, con la stagione turistica alle porte, ci comunicano che i soldi potrebbero non bastare e che questa riduzione sembrerebbe essere il dato da cui partire, mettendo quindi tutto il resto in secondo piano. Le incertezze che avvolgono e stravolgono i servizi Siremar da oltre tre anni hanno abbondantemente messo a repentaglio le certezze che le isole avevano conquistato negli anni. Adesso, un eventuale taglio ai servizi ‘integrativi' potrebbe vanificarne le prospettive di sviluppo. I tagli nel bilancio regionale vanno operati eliminando gli sprechi, su voci di costo oggettivamente insostenibili e che non producono e non produrranno mai alcun valore per il nostro territorio. Di contro, i fondi necessari a garantire i collegamenti marittimi creano valore e generano ricchezza. Sarebbe sin troppo miope catalogarli tra gli sprechi o tra le spese da ridimensionare".