Continua la protesta delle isole minori contro il taglio dei collegamenti marittimi a partire dal 15 gennaio 2009. Stamattina il sindaco di Pantelleria, Salvatore Gino Gabriele e quello di Ustica Aldo Messina, si sono incatenati davanti al ministero delle Infrastrutture dove tra breve inizierà l’incontro tra il ministro Altero Matteoli e l’assessore ai Trasporti Titti Bufardeci. Secondo Gabriele “ciò che oggi preoccupa è che manca una strategia, sappiamo solo che ci sarà una proroga senza prospettiva che frutterà al gruppo Tirrenia altri 200 milioni di euro, che serviranno soltanto a pagare i debiti precedentemente accumulati e che sicuramente non basteranno". Ma, rileva Gabriele, "il problema è rilanciare nel tempo il futuro dei collegamenti con le isole in modo da uscire da una ormai cronica emergenza. Basti considerare che analoghe problematiche affliggono il trasporto aereo per le Pantelleria e Lampedusa determinato in parte da una incompiuta applicazione della normativa comunitaria sulla continuità territoriale: il bando 2009 non è pronto, mancano le risorse per i due anni successivi e non si vede ancora l’orizzonte". Alla Regione Sicilia e al ministero i sindaci chiedono di definire un piano integrato sui trasporti, dare "concreta ed immediata attuazione" alla normativa comunitaria in materia di continuità territoriale, individuando le risorse finanziarie necessarie, e predisporre "un bando di gara ad evidenza pubblica in ambito comunitario per i trasporti marittimi e aerei con le isole minori della Sicilia”. Intanto il risultato che Bufardeci oggi vuole portare a casa è “garantire la stessa frequenza di collegamenti che la Siremar ha effettuato, nello scorso anno, tra la Sicilia e le isole minori”. Per questo motivo, – aggiunge Bufardeci – anche in considerazione del fatto che la Regione ha fatto tutto ciò che era nelle proprie possibilità, non potremmo accettare dal governo nazionale condizioni diverse”. All’incontro parteciperanno anche i sindaci delle isole minori siciliane.