Lombardo: neanche in Africa vorrebbero treni siciliani

Il governatore: Regione ha acquistato treni moderni di cui però non c’è traccia

"Neanche in Africa vogliono i treni che abbiamo noi in Sicilia. Ferraglia, vagoni derelitti che non vorrebbero neanche in Congo". Lo dice il presidente della Regione Raffaele Lombardo in una intervista pubblicata da "La Stampa" parlando della situazione delle ferrovie in Sicilia. Per Lombardo la politica delle Ferrovie ha penalizzato permanentemente la Sicilia per non parlare del Meridione. Il presidente fa un esempio: "Per percorrere i 190 km tra Catania e Palermo ci vogliono più di quattro ore". "Mi pare – aggiunge – che la Regione abbia finanziato l’acquisto di una serie di moderni treni per le linee locali di cui mi dicono non ci sia traccia". Che Lombardo si riferisca all’ad di Fs, Mauro Moretti, che solo qualche ora fa aveva dichiarato, sempre a La Stampa, ”a ogni Regione propongo di partecipare ai costi del rinnovo della flotta; se non possono, si tengono i treni che ci sono. La cosa che non si può fare, caro cliente Regione, è pagare per uno e avere un servizio che vale tre”? Quindi Moretti aveva aggiunto: ‘iI treni, gli orari, le fermate, le tariffe non sono cose che decidiamo noi: le decidono le Regioni".

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